💭💡💤 IL FUMETTO e IL DISCORSO DIRETTO - Tipi di Nuvoletta, Onomatopee, Storia e Origini del Fumetto 📖

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Il DISCORSO DIRETTO è quello che una persona o un animale fantastico dice “direttamente”, senza bisogno del narratore. E’ come avere colui che parla di fronte a noi. In un testo scritto, per segnalare che qualcuno sta parlando, si usa una punteggiatura speciale. Precisamente, le parole vengono messe tra virgolette.

Le "VIRGOLETTE", in cui si inseriscono le parole, possono essere di tre tipi:
virgolette alte singole, alte doppie e basse doppie.

Quando ci sono immagini o storie rappresentate da sequenze di immagini, il discorso diretto viene scritto all’interno di fumetti, chiamati anche baloon 💭🗨🗯 I fumetti sono nuvolette, segni grafici simili a uno sbuffo di fumo, utilizzate, all'interno delle immagini, per riportare il dialogo tra i personaggi. Il termine fumetto, pertanto, indica sia il segno grafico della nuvoletta, sia il mezzo di comunicazione stesso, generalmente in formato cartaceo, che col tempo è diventato una sorta di genere letterario derivante dalla fusione di immagini e testo scritto.

Quando si legge il discorso diretto, sia esso scritto in un testo o contenuto in un fumetto, si cerca di imitare la voce di chi parla, manifestando le sue emozioni 😠😊😔
Il fumetto è molto utile in questo, perché esistono varie TIPOLOGIE DI NUVOLETTA, che danno indicazioni specifiche sul tono di voce e sul volume da usare.
🗨 Quando le parole sono pronunciate con voce normale, esse sono inserite nelle nuvolette classiche, formate da una linea curva chiusa.
🤫 Se le parole sono sussurrate, invece, il contorno della nuvoletta è tratteggiata
🗯 Al contrario, quando le parole sono urlate, il contorno del fumetto è formato da una linea spezzata come questa.
💭 Quando le parole sono pensate o sognate, la nuvoletta classica è collegata alla testa del personaggio da alcuni cerchietti.
👨‍👩‍👧‍👦 Quando le parole vengono pronunciate da più personaggi contemporaneamente, la nuvoletta classica presenta varie aperture, che si collegano alle bocche dei vari personaggi.
📞📻📺 Infine, quando le parole provengono da una radio, un telefono, un televisore o un computer, il collegamento tra nuvoletta ed elettrodomestico è rappresentato da una specie di saetta.

Spesso nei fumetti si incontrano anche le DIDASCALIE, che non sono dialoghi, ma brevi descrizioni solitamente incasellate in rettangoli gialli posti sopra le immagini, per contestualizzare la storia o per commentarla.
Talora, per indicare emozioni e sentimenti si usano anche SIMBOLI GRAFICI come cuoricini 💘 che esprimono amore, stelline 💫 per indicare dolore o stordimento e lampadine 💡 per far capire che al personaggio è venuta in mente un’idea.
Si usano anche linee cinetiche, trattini o lineette che creano l’idea del movimento o della velocità

Nei fumetti troviamo anche varie ONOMATOPEE, ossia parole che riproducono o evocano un suono, come il verso di un animale o il rumore prodotto da un oggetto o da un’azione. Le più comuni sono bang 💥🔫, per indicare una pistola che spara o splash 💦, per evocare l’idea di un tuffo. Quando un personaggio del fumetto sta dormendo profondamente, si usano tante Z 💤 Smack 😘💋 è il suono di un bacio E così via... le onomatopee sono davvero tante!

📚 STORIA E ORIGINI DEL FUMETTO

In epoca medievale era consuetudine narrare storie attraverso una sequenza di disegni: in questo modo, anche gli analfabeti potevano comprendere queste storie. E’ il caso, ad esempio, della Bibbia dei poveri.
Anche L'arazzo di Bayeux può considerarsi un antenato del fumetto moderno: si tratta di lunghe strisce in tessuto ricamato, che descrivono per immagini la conquista normanna dell'Inghilterra del 1066; ogni scena è corredata da un breve commento in lingua latina
Inoltre, soprattutto negli affreschi a tema religioso, era diffusa la pratica di scrivere parole uscenti dalle bocche di alcuni personaggi, in modo da dare un'idea di ciò che stessero dicendo.
Altre volte, tra le mani dei santi o degli angeli si dipingevano rotolini di pergamena, simili ai filatteri ebraici, su cui si scriveva il messaggio che si voleva comunicare.

Ma la nascita del fumetto moderno si fa risalire all'ideazione del personaggio di Yellow Kid da parte di Richard Felton Outcault, che diede il via all'industria del fumetto statunitense come fenomeno di massa. Yellow Kid esordì sul New York World del 7 luglio 1895: era un bambino calvo, con le orecchie a sventola, vestito con un camicione giallo su cui venivano scritte le battute che pronunciava.

In Italia, il fumetto fu introdotto grazie al Il Corriere dei Piccoli, la prima rivista settimanale di fumetti italiana, pubblicata a partire dal 1908. All’inizio, però nel corriere dei piccoli non c’erano le tipiche nuvolette dei fumetti, ma il dialogo veniva riportato in un cartiglio illustrativo in rima posto sotto la vignetta. Solo successivamente, nell'immediato dopoguerra, si incominciarono a pubblicare le storie con le nuvolette. 

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