Il Friuli Venezia Giulia è la regione dell’Italia settentrionale situata più a est. Essa confina a nord con l’Austria, a est con la Slovenia, a sud è bagnata dal Mar Adriatico e a ovest confina con il Veneto.
Il territorio è diviso in due parti: a nord si trovano le Alpi Carniche, le Alpi Giulie e le Prealpi, che degradano in una fascia collinare; a sud si estende una vasta pianura alluvionale, che è il proseguimento della Pianura Padana. Il territorio pianeggiante si affaccia sul Mar Adriatico, con una serie di lagune molto simili a quelle del vicino Veneto. A est del Golfo di Trieste si trova il Carso, un altopiano costituito da rocce calcaree particolarmente friabili. La regione è attraversata dai fiumi Tagliamento, Isonzo e Timavo: quest’ultimo è un fiume carsico, che sorge in Croazia e scorre sotto terra per circa 40 km, creando grotte, fessure e spaccature, per poi riemergere in superficie in territorio italiano con una grande risorgiva.
Il clima è alpino sulle montagne, continentale in pianura e mite sulle coste.
D’inverno, soprattutto nella zona di Trieste, soffia un vento freddo e impetuoso: la bora, le cui raffiche possono raggiungere i 150 km orari.
Il FVG è una regione a Statuto speciale; oltre agli italiani, infatti, soprattutto nella parte orientale della regione, vivono minoranze di austriaci e sloveni. Nella regione, quindi, si utilizzano 3 lingue ufficialmente riconosciute: l'italiano, lo sloveno e il tedesco.
Il capoluogo di regione è Trieste, una città popolosa con un grande porto. Le altre province sono Pordenone, Udine e Gorizia. La popolazione si concentra soprattutto nella zona costiera e nella bassa pianura.
L’agricoltura è fiorente specialmente in pianura, dove si coltivano cereali, barbabietole da zucchero e vigneti, che danno vita a vini molto pregiati, come il Tocai, la Ribolla gialla e il Refosco. L’aglio di resia e l’asparago bianco sono tra gli ortaggi più apprezzati; nelle zone boschive della regione si possono cogliere castagne i frutti di bosco Sulle Alpi si allevano soprattutto bovini, dal cui latte si preparano ottimi formaggi come il Montasio, con cui si prepara il frico, uno dei piatti regionali più noti. La carne di bovino, invece, è l’ingrediente principale del goulasch, una zuppa tipica soprattutto dei territori al confine con Austria e Slovenia. In pianura, invece, si allevano soprattutto suini, con le cui carni si prepara il prosciutto crudo San Daniele, conosciuto in tutto il mondo Il dolce tipico della regione, invece, è la gubana, una torta in cui l’impasto e il ripieno si fondono, unendo tanti sapori: miele, noci, uvetta, amaretti, pinoli e rhum. Perfetto per le feste natalizie, ma gustato anche a Pasqua e in ogni altra occasione, sembra che il nome di questo dolce derivi da “guba” che in lingua slava significa “piega” facendo così riferimento alla sua forma ripiegata.
L’artigianato regionale ha un’antica tradizione e produce coltelli, forbici e oggetti in bronzo, ma anche la lavorazione del legno è molto importante: nella regione, infatti, sorgono molte falegnamerie e mobilifici. L’industria tessile conta numerosi stabilimenti. Grandi complessi chimici e cantieristici sorgono nelle zone di Trieste, Monfalcone e Pordenone, dove si trovano anche industrie metallurgiche.
Il turismo è molto sviluppato sulle Alpi, dove moderni impianti sciistici e paesaggi da cartolina attirano turisti tutto l’anno; lungo le coste, località come Grado e Lignano Sabbiadoro sono meta di amanti del mare e delle spiagge. E non mancano di certo i luoghi di interesse storico e culturale: la città fortezza di Palmanova è famosa in tutta Europa per la sua particolare pianta a stella, mentre Aquileia, già colonia romana, è annoverata tra i siti dell’UNESCO per l'importanza della sua area archeologica e per la bellezza dei mosaici pavimentali che ospita. Non si può non visitare Trieste, il cui golfo è dominato dal Castello di Miramare, che si protende a picco sul mare con la sua inconfondibile bianca pietra d’Istria. E non sono da meno gli itinerari naturalistici: il paesaggio brullo e roccioso del Carso con i suoi fiumi sotterranei che formano grotte con stalattiti e stalagmiti costituiscono uno spettacolo della natura davvero unico.
CREDITS
Bora a Trieste - / @sergiosergas1
Le risorgine del Timavo: Lorenzo Bosich
Foto Creative Commons di:
Hans Bezard (Barbana), Stefano Merli, Rino Porrovecchio, Bernd Thaller Grazie a Martina Pellarin di friuliveneziagiulia.turismo per il materiale fornito.
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