Allenare le competenze umane: 4 modi per lavorare sulla tua intelligenza emotiva

Allenare le competenze umane è essenziale oggi: abbiamo bisogno di maggiore empatia, connessione e supporto reciproco. Ci sono 4 modi per lavorare sulla tua intelligenza emotiva:

1:25 1) Rendersi conto
La prima R è quella del Rendersi conto. La base dell’intelligenza emotiva è la “consapevolezza di sé". Le persone con un’alta consapevolezza sanno riconoscere come i sentimenti che vivono possono influenzare i comportamenti propri e altrui.

3:05 2) Riconoscere
Imparare ad affrontare le emozioni quando sopraggiungono è il secondo passo per migliorare la propria intelligenza emotiva. Come? Un ottimo modo è fare un “check-up” quotidiano con sé stessi: domandati come ti senti, cosa provi in momenti diversi della giornata.

4:55 3) Ridefinire
Il nostro cervello riesce a gestire un'emozione nella misura in cui sa di cosa si tratta: “per domarlo devi nominarlo”. Quindi: trova un nome per definire ciò che provi. Più riesci a perfezionare la comprensione delle tue emozioni, meglio puoi affrontarle.

6:15 4) Riformulare
Il modo in cui interpretiamo ciò che accade nel nostro corpo determina emozioni talvolta opposte. Quando senti il tuo battito cardiaco aumentare, puoi scegliere di interpretarlo come ansia oppure come entusiasmo. Gli stati fisiologici sono gli stessi, ciò che fa la differenza è il modo in cui scegliamo di vederli.

Tra i tanti cambiamenti della vita, una costante resta: abbiamo e avremo sempre più bisogno degli altri. Allenare la propria intelligenza emotiva può fare la differenza nella tua vita e nella vita altrui.

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"Con l’arrivo del Covid a inizio 2020, la vita di tutti noi è stata stravolta in lungo e in largo. Tra i mille cambiamenti cui siamo stati sottoposti, tuttavia, una costante resta: abbiamo e avremo sempre più bisogno gli uni degli altri. Paradossale no? Sempre più lontani, ma sempre più vicini. Necessitiamo cioè di maggiore empatia, connessione e supporto reciproco per affrontare tutto quello che ci sta accadendo. Non parlo di vicinanza virtuale promessa dai dispositivi tecnologici, con la quale ovviamente non ho nulla in contrario, ma di allenare le nostre competenze umane, prima tra tutte la nostra intelligenza emotiva, ovvero la capacità di riconoscere le tue emozioni e quelle degli altri. Non solo però perché serve anche saperle anche gestire queste emozioni e cogliere i segnali che le emozioni ti suggeriscono all’interno delle relazioni che instauri con gli altri. Figata dirai…Sì, ma come alleniamo queste competenze? Oggi vediamo 4 step utili a questo proposito, ovvero le 4 R da monitorare quotidianamente.
1.Rendersi conto
La prima R è quella del Rendersi conto. Cioè se dovessimo individuare l’elemento essenziale che più caratterizza l’intelligenza emotiva, questo sarebbe probabilmente riassumibile in “consapevolezza di sé". Sì, perché senza di essa non saremmo in grado di valutare le abilità che fanno parte di noi, quelle che ci mancano e quelle su cui abbiamo bisogno di lavorare. Sarebbe un po’ come procedere giocando a mosca cieca, insomma. Le persone con un’alta consapevolezza, tra i molti pregi che hanno, sanno riconoscere come i sentimenti che vivono possono influenzare i comportamenti propri e altrui. Quindi, caro amico, devi aumentare la tua autoconsapevolezza.
Bene, passiamo ora alla seconda R, cioè… riconoscere.
Per migliorare la tua intelligenza emotiva devi imparare ad affrontare le emozioni quando sopraggiungono. Un ottimo modo consiste nell’effettuare una sorta di “check-up” quotidiano con sé stessi.
Domandati come ti senti, cosa provi in momenti diversi della giornata. Questo è utile perché tendenzialmente non prestiamo attenzione alle nostre emozioni se non quando esplodono.
Passiamo ora alla terza R: ridefinire.
Perché è importante ridefinire ciò che stiamo vivendo?
Il nostro cervello riesce a gestire un'emozione nella misura in cui sa di cosa si tratta. Obbedisce alla regola per cui “per domarlo devi nominarlo”. Quindi: trova un nome per definire ciò che provi. Quarta e ultima “R”, che è… riformulare. Cioè: quando senti il tuo battito cardiaco aumentare, puoi scegliere di sperimentarlo come ansia oppure come entusiasmo, eccitazione, frenesia. Gli studi dimostrano che gli stati fisiologici sono gli stessi, ciò che fa la differenza è il modo in cui scegliamo di vederli."