Come evitare i bias cognitivi? Il libro su come "Ragionare meglio per vivere meglio"

Come evitare i bias cognitivi? La professoressa Ahn si occupa di bias congitivi, e ha scritto un libro su come "Ragionare meglio per vivere meglio". Da più di 20 anni, infatti, la professoressa insegna a riconoscere ed evitare questi tranelli della mente, nonché bias cognitivi, e il suo corso a Yale sull’argomento è uno tra i più quotati tra gli studenti.
Tutti i contenuti del corso sono oggi confluiti nel libro “Ragionare meglio, per vivere meglio - Errori cognitivi e come evitarli”, edito da Aboca.

0:55 Luca: "Nel tuo libro spieghi che essere consapevoli degli errori cognitivi è molto utile nella vita di tutti i giorni. Qual è la prima cosa per cui può essere utile leggere questo libro?"

Prof. Ahn: "La prima cosa utile che i lettori di questo libro impareranno è quanto ci sentiamo troppo sicuri di noi stessi e il perché lo siamo. Per esempio, alcuni studi hanno dimostrato che quando è stato chiesto persino ad un gruppo di amici se le affermazioni fatte da alcuni di loro fossero serie o sarcastiche, le loro risposte erano solo probabilistiche. Se non sappiamo che possiamo essere così ignari, non ci verrà mai in mente di aggiungere un emoji quando facciamo una battuta sarcastica".

2:19 Luca: "Sappiamo che i tuoi studenti sono molto entusiasti delle tue lezioni. Come hai fatto a rendere questo argomento così entusiasmante?"

Prof. Ahn: "Penso ai miei figli e cerco di scegliere gli argomenti di ricerca che possano essere utili nella loro vita di tutti i giorni. Uso anche molti esempi pratici, battute scherzose e meme che gli studenti conoscono bene".

3:38 Luca: "Il tuo libro non solo ci aiuta a concentrarci sugli errori che sperimentiamo quotidianamente, ma fornisce anche idee per evitarli. Puoi farci un esempio di errore cognitivo particolarmente insidioso con un’anticipazione di come consigli di evitarlo?"

Prof. Ahn: "Direi il pregiudizio di conferma.
Il pregiudizio di conferma è la nostra tendenza a confermare le nostre credenze esistenti.
Si tratta di qualcosa che mettiamo in atto ogni giorno. Non c’è nulla di sbagliato in questo, anzi. Semmai, rende la nostra vita più facile perché, ad esempio, non dobbiamo pensare ogni giorno in che modo andare al lavoro. Tuttavia, esattamente lo stesso tipo di meccanismo cognitivo può causare negligenze mediche, stereotipi e discriminazioni nella nostra società, o idee distorte su noi stessi.
Una strategia che presento nel libro per superare il pregiudizio di conferma è prendere l'abitudine di chiedersi, ogni volta che si nota che un certo metodo ha funzionato, se ci sia un altro metodo che funzioni altrettanto bene".

6:55 Luca: "Nel tuo libro spieghi che gli errori cognitivi, oltre a farci commettere errori di giudizio nel corso della nostra vita quotidiana, hanno anche delle ripercussioni problematiche su molte questioni sociali. Davvero molto interessante, potresti dirci qualcosa di più su questo aspetto?"

Prof. Ahn: "Supponiamo di aprire un negozio e di assumere 10 dipendenti, tutti provenienti da una città vicina. Tutti svolgono un ottimo lavoro e l’azienda sta andando bene a tal punto che abbiamo bisogno di assumere altre 5 persone. Dato che l’esperienza con la gente proveniente dalla città è stata buona, pensiamo che ci convenga continuare ad assumere gente di città.
Così, potremmo finire per assumere altre 5 persone sempre provenienti dalla città. Ciò significa che alle persone di paese non viene nemmeno data la possibilità di dimostrare le loro capacità.
In questo caso non si tratta di nutrire dei pregiudizi nei confronti della gente di paese. È solo che l’esperienza passata ha dimostrato che la gente di città svolge un ottimo lavoro e non vogliamo quindi correre rischi provando a smentirla. È così che persistono i pregiudizi e le discriminazioni".

8:34 Luca: "Nell'introduzione del tuo libro c’è un episodio in cui una studentessa si rivolge al suo professore e gli chiede se la psicologia cognitiva può davvero contribuire a migliorare il mondo. Quella studentessa sei tu. Riprendendo oggi quella domanda, come risponderesti alla Woo-kyoung Ahn del passato?"

Prof. Ahn: "Direi che solo alcune, e non tutte, le ricerche nell’ambito della psicologia cognitiva possono rendere il mondo un posto migliore. Allo stesso tempo, ci sono molti problemi del mondo reale che gli psicologi cognitivi possono aiutare a risolvere.
Prima degli anni '60, la maggior parte degli economisti, filosofi e psicologi credeva che gli esseri umani fossero razionali ma le opere di diversi psicologi cognitivi hanno cambiato questo modo di pensare. I futuri studenti di psicologia dovranno fare ancora di più per capire perché siamo irrazionali e cosa possiamo fare a riguardo".

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