Il fu Mattia Pascal - analisi e commento con la filosofia della lanterninosofia

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Il fu Mattia Pascal - analisi e commento con la filosofia della lanterninosofia

Don Eligio
“Fuori dalla legge e fuori di quelle particolarità, liete o tristi che siano, per cui noi siamo noi, caro signor Pascal, non è possibile vivere.”

Benedetto Croce
La morale: l’impossibilità di rinunciare alla nostra identità, socialmente riconosciuta. È così?

Mattia Pascal
“Non sono affatto rientrato né nella legge né nelle mie particolarità. Mia moglie è mogie di Pomino e io non saprei proprio ch’io mi sia.”

L’identità solida non è affatto ripristinata, anzi è stata dissolta del tutto.
Mattia Pascal si limita a rendersi conto di non sapere chi è.
Non sa ciò che potrebbe essere.
Liberazione dai vincoli verso una vita “universale”

Lanterninosofia

L’essere umano ha la sfortuna di avere coscienza della propria vita, cioè di "sentirsi vivere", con la conseguenza di subordinare la realtà esterna oggettiva a questo sentimento interno della vita, la cui caratteristica è l'ingannevole mutevolezza.
Anselmo Paleari

"E questo sentimento della vita per il signor Anselmo era appunto come un lanternino che ciascuno di noi porta in sé acceso; un lanternino che ci fa vedere sperduti su la terra, e ci fa vedere il male e il bene; un lanternino che proietta tutt'intorno a noi un cerchio più o meno ampio di luce, di là dal quale è l'ombra nera, l'ombra paurosa che non esisterebbe, se il lanternino non fosse acceso in noi, ma che noi dobbiamo pur troppo credere vera, fintanto ch'esso si mantiene vivo in noi. Spento alla fine a un soffio, ci accoglierà la notte perpetua dopo il giorno fumoso della nostra illusione, o non rimarremo noi piuttosto alla mercé dell'Essere, che avrà soltanto rotto le vane forme della nostra ragione?"

In pratica questi lanternini rappresentano l'idea interiore del mondo esterno. I lanternini più grandi e colorati (ciascuno secondo la propria caratteristica) sono quelli delle ideologie, anch'essi fallaci e propensi a cadere, lasciando così l'individuo senza più capacità di giudizio, nel buio più totale, che però non esisterebbe se non fosse risultato quale contrapposizione al flebile bagliore delle lanterne

"Nell'improvviso buio, allora è indescrivibile lo scompiglio delle singole lanternine: chi va di qua, chi di là, chi torna indietro, chi si raggira; nessuna più trova la via: si urtano, s'aggregano per un momento in dieci, in venti; ma non possono mettersi d'accordo, e tornano a sparpagliarsi in gran confusione, in furia angosciosa: come le formiche che non trovino più la bocca del formicaio, otturata per ispasso da un bambino crudele" […]

Processo di negazione delle illusioni e delle condizioni del vivere sociale.
Uno, nessuno e centomila
Vitangelo Moscarda concluderà quello che Mattia Pascal ha iniziato, ma non è riuscito a compiere.

Lanterninosofia: One More Light dei LINKIN PARK
Video da Treccani scuola
Il Fu Mattia Pascal “divertente” di Stefano Piffer
L’audio libro integrale :-) (forse troppo)
Video di “MiOffroIo”
Il mio video - OVVIO

Comprensione

«Il primo nostro errore» afferma Anselmo Paleari nel romanzo «consiste nel prendere illusoriamente come realtà fuori di noi il nostro interiore sentimento della vita, che è mutabile e vario secondo i tempi che attraversiamo e i casi che ci coinvolgono»? Condividi questo pensiero? Confrontati con esso attraverso il pensiero della “lanterninosofia”.
Secondo te la condizione di “forestiero della vita” è perseguibile nella società contemporanea oppure si tratta semplicemente di un’utopia, magari di ascendenza anarchica, senza possibilità di realizzazione?

Commenta il seguente brano tratto dalla canzone rock “One more light” dei Linkin Park e perché il prof. pensa si possa, in qualche modo, ricondurre alla lanterninosofia di Luigi Pirandello. Se lo desideri scegli un’altro brano della canzone, oltre a quello proposto, e commentalo.

Curiosità

La moglie dei due mariti di Vincenzo Guarrella:
Pirandello potrebbe aver tratto ispirazione da un fatto di cronaca realmente accaduto in Sicilia a metà ottocento.
Filmografia: Mario Monicelli è il regista di "Le due vite di Mattia Pascal" del 1985, una versione trasferita ai giorni nostri, con Marcello Mastroianni.
Fumetti: il numero 67 di Dylan Dog, intitolato L'Uomo Che Visse Due Volte, è il romanzo di Pirandello in chiave horror.

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