Pianificare: agire nel presente per creare il futuro che desideri

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Riuscire a creare il futuro che desideriamo dipende dalla nostra capacità di agire nel presente: ecco l'importanza di pianificare. Il primo passo per capire in che direzione impostare la nostra vita è prendere consapevolezza del punto in cui ci troviamo oggi.

Per aiutarti in questo processo ti propongo 4 diverse situazioni in cui potresti riconoscerti:

2:50 1) Hai una bassa visione del futuro e pochi stimoli a vivere pienamente il qui e ora.
3:12 2) Hai una scarsa visione del futuro, ma sei solito goderti il momento presente.
3:56 3) Hai una alta visione del tuo futuro, ma sei poco a contatto con il qui e ora.
4:31 4) Hai una chiara e solida visione del tuo futuro e vivi a pieno il momento presente.

Questa ultima condizione è quella cui tutti noi dovremmo auspicare.

Ecco allora il mio suggerimento: una volta individuata la tua area di appartenenza, cerca di capire su quale dimensione puoi lavorare al fine di trovare un buon equilibrio tra presente e futuro. Nel primo caso potresti aver bisogno di maggiori competenze sulla pianificazione; nella seconda ipotesi potresti valutare alcune strategie che ti permettano di allenare la capacità di stare nel qui e ora.

E tu in quale delle 4 situazioni ti riconosci attualmente? ;-)

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#pianificazione #consapevolezza #psicologia
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Cari amici, pianificare secondo me è un'azione che modifica il futuro. Perché è vero che non siamo in grado di prevedere quello che accadrà, ma il solo fatto di mettere a fuoco dove vogliamo arrivare ci dà una grande spinta a mettere in campo delle azioni che modificheranno il nostro futuro. Inoltre programmare ti permette di vivere il tuo day by day con una grande quota di significato.

Allora è meglio godersi il presente o programmare il futuro e combattere giorno dopo giorno per realizzare la propria grande visione di vita? Vediamo questo grafico: dove ti collochi in questo momento?

1) Il quadrante 1 è quello in cui hai una bassa capacità di essere felice con ciò che hai a disposizione nel qui ed ora e, allo stesso tempo, hai una visione del futuro praticamente nulla. In questo quadrante tipicamente ci sono le persone depresse, quelle che non riescono a vedere il domani e non hanno nessun tipo di stimolo a vivere il qui ed ora.

2) Nel quadrante 2 riusciamo ad essere felici nel qui ed ora, ma siamo privi di una visione del domani. In questo quadrante c'è una potenziale trappola che va riconosciuta perché, spesso, chi si trova qui conquista la felicità grazie a delle condotte che servono più che altro ad anestetizzare il dolore. Stiamo parlando cioè di cibo, droghe, alcol, eccesso di psicofarmaci, cioè non è un vero stato di felicità, ma piuttosto una sensazione effimera, dalla quale dobbiamo continuare a dipendere per restare sereni. Perché manca il progetto che, invece, è ben presente nel quadrante 3.

3) Il quadrante 3 raggruppa quelle persone che pensano tanto al domani; pensano a quanto fare, quando fare, come fare, però non riescono a godersi il presente. Quindi queste persone hanno molto chiari i loro obiettivi, immaginano e disegnano molto bene il loro futuro, ma non hanno un contatto con il qui ed ora. Il risultato è che la felicità arriverà nel futuro ma nel contempo la loro quotidianità è abitata principalmente solo e soltanto da stress e ansia.

4) Il quarto quadrante è quello cui dovremmo auspicare di arrivare. In questa condizione, la felicità poggia su due solide gambe: da una parte sei capace di goderti il presente, dall'altra hai anche una chiara e solida visione del futuro. Realizzi che la scelta tra l'oggi e il domani - cioè tra il presente e il futuro - è una falsa pista che mina le basi della nostra felicità.

Non è detto che tu debba scegliere o l'uno, o l'altro. Puoi averli entrambi: presente e futuro. Non so dirti quale sia la tua strada, ma se inizi a rifletterci sono convinto che potrai cominciare a muovere qualche passo nella giusta direzione. L'importante è essere consapevoli dei propri punti di forza e delle proprie criticità in modo da lavorare per bonificare quest'ultime. Come diceva Jim Rohn: "dobbiamo imparare a essere felici per quello che abbiamo, mentre lavoriamo per ciò che desideriamo".