Rancori, matrimoni, tradimenti e giuramenti: Gesù "alza il volume"!

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Da sempre la Legge, la "Torah" nella tradizione giudaica, è interpretata dai rabbini per aiutare i credenti a praticarla. All'inizio del discorso della montagna, dopo aver enunciato le Beatitudini e aver definito l'identità profonda dei discepoli, Gesù presenta la sua interpretazione del cuore delle Scritture a partire da alcuni casi emblematici che regolano i rapporti sociali: l'omicidio, l'adulterio, il divorzio, i giuramenti. Le sue parole sono tutte al limite tra la tradizione e la novità. Ma Gesù non cambia una virgola (uno iota) delle parole di Mosè, ne presenta invece un'interpretazione forte ed estrema: prende la manopola del volume delle Scritture consegnate a Israele e lo mette "a palla". L'omicidio comincia dalla divisione e dalla negazione del perdono, l'adulterio comincia dal fare dell'altro solo un oggetto, il divorzio è stato offerto da Mosè per evitarlo, il giuramento va escluso perché la parola del suo discepolo dove sempre essere credibile in se stessa.

PS: il video è una sintesi della diretta di lunedì scorso dove commentavo Mt 5, 17-37 e che trovate qui:
   • "Vi è stato detto... ma io vi dico......  

Questo il video sul "peccato che Dio non può perdonare":
   • Il peccato che Dio non può perdonare ...