🧮 I NUMERI ROMANI e le loro Regole ✍🏻 (Matematica)

I numeri romani non sono mai scomparsi del tutto… li troviamo ancora oggi in alcuni orologi, nei nomi delle vie e delle piazze, nei nomi dei papi e dei Re, per indicare i capitoli dei libri, nelle pietre miliari ai bordi delle strade e nella numerazione dei secoli, ad esempio quando studiamo storia.

I romani non usavano i numeri arabi che utilizziamo noi, ma si servivano di 7 simboli, che venivano combinati tra loro secondo regole precise.

Ma quali sono le regole per formare i numeri romani?
Innanzitutto va ricordato che il nostro sistema di numerazione è posizionale: ciò significa che il valore di ogni cifra dipende dalla sua posizione all’interno del numero; al contrario, il sistema di numerazione romano è additivo/sottrattivo, nel senso che il valore di un gruppo di simboli è la somma oppure la differenza dei singoli valori.

Quindi II significa 1+1=2
XV significa 10+5=15
IX vuol dire 10-1=9

Ma come facciamo a sapere quando dobbiamo sommare e quando invece dobbiamo sottrarre?
Ci sono importanti regole da applicare:
Se il primo simbolo è di valore maggiore, per ottenere il risultato devo sommare. Al contrario, le il primo simbolo ha valore minore, per ottenere il risultato devo sottrarre.

Un’altra regola! Ricorda che i simboli I, X, C, M possono essere ripetuti al massimo tre volte.
Ad esempio III significa 3, ma non vedrete mai IIII ripetuto 4 volte

I simboli V, L e D, invece, possono essere scritti solo una volta

E per ottenere le migliaia?

Basterà mettere un trattino sopra al simbolo e il suo valore si moltiplicherà per 1000: ad esempio, V con il trattino sopra significa 5x 1000 e quindi 5000; X con il trattino significa 10x1000 e quindi
10 000 e così via

Per rappresentare milioni e miliardi, invece, gli antichi romani disegnavano un arco quadrato sopra al simbolo, che moltiplicava per 100.000 il suo valore.
Usavano anche il doppio trattino orizzontale, che implicava una moltiplicazione per un milione. E così V con due trattini diventava 5 milioni; X con due trattini diventava 10 milioni e per rappresentare un miliardo potevano usare la M con due trattini sopra.

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