Francesco Agello

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Il Maresciallo Francesco Agello, nato a Casalpusterlengo il 27 dicembre del 1902, era un uomo pieno di vita; in gioventù si era dedicato alla pratica di molti sport tra cui la ginnastica, il nuoto, la bicicletta, il calcio. Ma fu la motocicletta, sua grande passione giovanile a infondergli l'amore per la velocità. Nel 1924 conseguì l'ambitissimo brevetto di pilota e quattro anni dopo fece domanda per entrare nella neo costituita Scuola Alta Velocità di Desenzano. La creazione di una scuola per l'addestramento al volo ad alta velocità fu ritenuta necessaria dopo l'edizione della 'Coppa Schneider' disputata a Venezia nel 1927 dove i piloti italiani Arturo Ferrarin e Mario De Bernardi dovettero ritirarsi a causa di improvvisi guasti meccanici. Il Comando della Scuola fu affidato al Colonnello pilota Mario Bernasconi. Così il 15 maggio 1928 Francesco Agello fece il suo ingresso all'idroscalo di Desenzano, forse attirato dalla dura, inesorabile selezione attraverso la quale dovevano passare tanti piloti prima di giungere, privilegio di pochi, ad appuntare l'ambitissima V rossa sopra l'aquila d'oro, il segno distintivo dell'allora purissima 'aristocrazia' del volo. L'addestramento molto duro e impegnativo consisteva nel percorrere per sette volte un circuito di 50 km a forma di triangolo acutangolo, con due virate di quasi 180°. "L'attività della Scuola - scriveva il Colonnello Bernasconi - unita al progresso dell'idrovolante e del motore, che sono totalmente italiani in ogni loro particolare, ha permesso di ottenere tali risultati. Gli uomini, forgiati nei diuturni faticosi e pericolosi voli, si sono abilitati a portare apparecchi di così elevata velocità il cui peso, di tre tonnellate, è distribuito su pochi metri quadrati d'ala caricati, ciascuno, con più di 200 chilogrammi. Essi effettuano partenze dall'acqua a velocità di flottaggio di 250 km/ora per ritoccarla anche a più di 300 km orari, compiono virate sviluppanti enormi forze centrifughe, dominano motori di circa 3.000 C.V. di potenza". Alle ore 14,56 del 23 ottobre 1934 Agello conquistava il primato di velocità. Il volo non durò più di 15 minuti, il tempo necessario per compiere i quattro passaggi sulla base. All'idroscalo di Desenzano sul Garda, sede della Scuola di Alta Velocità, il maresciallo Agello su apparecchio Macchi Castoldi M.72, motore Fiat AS 6 batteva il suo precedente primato mondiale di velocità su base, effettuando i quattro passaggi regolamentari alla media di 709,209 km orari. Il primato precedente, stabilito il 10 aprile 1933, era di 682,078 km orari. I documenti relativi alla prova venivano inviati dall'Aero Club d'Italia, alla Federazione Aeronautica Internazionale per l'omologazione. Per questa storica impresa il Maresciallo Agello venne decorato con la Medaglia d'Oro al Valore Aeronautico con la seguente motivazione: 'Pilota d'Alta Velocità di eccezionale valore ed ardire, dopo aver concorso con difficili e pericolosi voli sperimentali alla messa a punto del più veloce idrovolante del mondo, conquistava per due volte il record mondiale di velocità assoluta'. Il Maresciallo Agello per meriti aeronautici fu promosso Ufficiale con il grado di Sottotenente. Il Cap. Francesco Agello perse la vita in un incidente di volo presso l'aeroporto di Bresso in provincia di Milano il 24 novembre 1942.

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