Missili ipersonici: facciamo chiarezza (con nuova grafica 3D)

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Sin dalla fine degli anni 40 sono stati sviluppati missili con l’obbiettivo di colpire il nemico a grande distanza. Questi missili, presenti negli arsenali mondiali tutt’oggi, sono chiamati missili balistici poiché seguono una traiettoria di volo balistica, ovvero la traiettoria di un corpo che, dotato di velocità iniziale, durante la traiettoria è sottoposto alla forza di gravità e alla forza di attrito viscoso del mezzo in cui si propaga.
Questo tipo di missili, gli ICBM, sono costituiti da un razzo a propellente solido o liquido che trasporta una testata (nucleare o convenzionale). Il razzo viene lanciato e portato al di fuori dell’atmosfera e una volta che il propellente è esaurito, la testata rientra in atmosfera ed inizia una fase di discesa che lo porterà sul target designato. Durante questa fase di discesa la testata raggiunge velocità incredibilmente alte, di circa Mach 25. L’intera traiettoria è prestabilita e il razzo o la testata non sono in grado di modificare la traiettoria di volo.
I missili ipersonici di cui si sente parlare ultimamente dunque non sono così rivoluzionari in termini di velocità raggiunta. Ma lo sono per la quota alla quale volano e per la manovrabilità. Questi nuovi missili ipersonici si classificano in 2 categorie:
• HGV – Hypersonic Glide Vehicle
• HCM – Hypersonic Cruise Missile
Gli HGV sono degli alianti, dunque non dotati di sistema propulsivo proprio. Essi vengono lanciati da un razzo (così come i missili balistici) ma dopo aver raggiunto velocità ipersoniche in fase di salita, si separano dal razzo prima di uscire dall’atmosfera e iniziano una fase di planata manovrata che li porterà sul target designato. Si capisce quindi che gli HGV sono progettati per generare portanza e hanno delle superfici di comando che li permettono di modificare la traiettoria lungo la fase di planata.
Gli HCM invece sono dei missili che possiedono un propulsore autonomo in grado di portarli a velocità ipersoniche e anche essi hanno superfici aerodinamiche mobili che permettono di modificare la traiettoria di volo durante il volo. Il sistema propulsivo è, o dovrebbe essere, dato che sono ancora in fase di studio e test una combinazione di motore a razzo e scramjet.
Come spiegavo nel video sul volo ipersonico (   • Analizziamo una scena di Top Gun: Mav...  , questo propulsore, sebbene sia stato testato con successo negli ultimi anni, riserva ancora delle sfide tecnologiche importanti.
Le velocità raggiunte da missili di questo tipo sono comprese tra mach 5 e mach 8.
Il problema dei nuovi missili ipersonici, non è tanto nel fatto che siano ipersonici, ma nel fatto che volino a quote inferiori e che siano manovrabili.
Nel primo caso il problema è che i sistemi di difesa missilistici attualmente in uso non riuscirebbero a rilevare il missile con sufficiente anticipo. Il secondo problema implica che, anche nel caso in cui venisse rilevato in tempo, il missile che verrebbe lanciato per neutralizzato, potrebbe essere evitato proprio grazie alla manovrabilità.
Un altro vantaggio di un missile di questo tipo è la capacità intrinseca di essere stealth. A quelle velocità infatti lo strato d’aria che avvolge il missile si ionizza diventando plasma ad altissima temperatura che, per via delle sue proprietà assorbe la radiazione elettromagnetica e non la riflette, rendendo così il missile invisibile ai radar.
Per quanto riguarda gli USA, il progetto più avanzato di tutti è il progetto HAWC, un missile cruise dotato di scramjet tastato con successo a marzo 2022 ma rimasto in sordina per evitare escalation nel conflitto in corso. A dire degli americani tutti i loro progetti non prevedono l’uso di testate esplosive (nucleari o convenzionali) ma puntano a sfruttare l’enorme energia cinetica (dovuta alla velocità) del missile per distruggere il target. L’energia rilasciata in effetti da un impatto di un corpo dotato di una certa massa ad una velocità ipersonica sarebbe così elevata da poter effettivamente rinunciare all’esplosivo, con conseguente riduzione dei pesi o sistemi più sofisticati a parità di peso. Per quanto il progetto sia in fase avanzata, si prevede comunque che quest’arma non sarà operativa prima del 2023.
La Cina ha a disposizione dal 2019 il missile balistico a propellente solido a medio raggio DF-17 sul quale monta l’HGV DF-ZF. Inoltre
Veniamo infine alla Russia, che a quanto pare è quella con un sistema di armi ipersoniche già utilizzate ed altre pronte ad entrare operative. Ma anche in questo caso facciamo un po’ di chiarezza. I missili che vengono nominati sempre sono:
• Sarmat
• Kinzhal
• Zircon
• Avangard

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