All’inizio del nostro percorso sulla filosofia, proprio nella prima puntata, ti ho detto che per Aristotele la filosofia nasce dalla meraviglia di fronte all’essere, dal meravigliarsi delle cose sia in senso positivo sia in senso negativo. Quindi, anche la conoscenza e la scienza nascono dalla meraviglia di fronte all’essere e, sia la conoscenza che la scienza, si occupano di delineare quelle che sono le cause delle cose, il perché delle cose. E Aristotele si rese conto che questo “perché delle cose” era diverso, ci sono cause diverse e il filosofo delineò quattro cause: la causa materiale, la causa formale, la causa efficiente e la causa finale. Vediamole insieme.
La causa materiale si occupa della materia che, abbiamo visto nella scorsa puntata, essere ciò di cui una cosa è costituita e che è nella cosa. avevamo fatto l’esempio del tavolo di legno. Il legno è la materia con la quale è fatto il tavolo.
La causa formale, invece, si occupa della forma che abbiamo visto essere l’essenza di una cosa. Per l’uomo la forma è la natura razionale dell’uomo. La nostra specie è caratterizzata da questo.
La causa efficiente è la causa che può dare inizio o ad un cambiamento o alla quiete. In altre parole, la causa efficiente è la causa che origina qualcosa. Ad esempio, la causa efficiente di una decisione presa è il soggetto che ha preso quella decisione. Oppure, la causa efficiente di un figlio sono i genitori perché è grazie al padre e alla madre che il figlio è originato.
La causa finale è l’obiettivo di una cosa. Prendendo un bambino, la causa finale del bambino è quello di diventare grande, di diventare adulto. È quella la sua causa finale, il suo scopo.
Adesso che abbiamo conosciuto le quattro cause, dobbiamo però distinguere tra processi naturali e processi artificiali. Nei processi naturali, come la crescita di una pianta, la causa formale, efficiente e finale sono una cosa sola. Ad esempio, la pianta è forma, causa efficiente e scopo della trasformazione del seme perché la pianta origina dal seme e ha come scopo quello di trasformarsi e prendere la forma di pianta. Allo stesso modo, anche l’uomo è forma, causa efficiente e fine del bambino. Lo abbiamo visto prima.
Nei processi artificiali, invece, le quattro cause possono essere distinte tra di loro come nel caso di una statua che è la forma, fatta da un artista (che è causa efficiente) con il bronzo (materia), per uno scopo (che è la causa finale).
Una cosa però è certa, a prescindere che si parli di processi naturali o artificiali. Le quattro cause, alla fine, sono specificazioni della sostanza in quanto sostanza che abbiamo detto essere l’essenza dell’essere. La sostanza è, infatti, la vera causa dell’essere.
Ecco cosa hai imparato in questa video lezione:
1. la conoscenza e la scienza nascono dalla meraviglia di fronte all’essere e si occupano di delineare quelle che sono le cause delle cose, il perché delle cose.
2. Aristotele si rese conto che questo “perché delle cose” era diverso e il filosofo delineò quattro cause
3. La causa materiale si occupa della materia che è ciò di cui una cosa è costituita. La causa formale, invece, si occupa della forma che è l’essenza di una cosa.
4. La causa efficiente è la causa che origina qualcosa. La causa finale è l’obiettivo di una cosa.
5. Le quattro cause sono specificazioni della sostanza perché la sostanza è l’essenza dell’essere.
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A presto. Dott.ssa Laura Pirotta, psicologa clinica.
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