Il video parla della vaginosi batterica e spiega perché insorge, quali sintomi può causare, come viene diagnosticata e trattata.
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In questa video-lezione conosceremo più da vicino un disturbo intimo che tocca da vicino molte donne... un disturbo non solo fastidioso, ma anche sgradevole, irritante e pericoloso. Sto parlando della vaginosi batterica.
La vaginosi batterica è una malattia della vagina provocata da batteri. L'aspetto più importante che dobbiamo ricordare quando si parla di vaginosi è che questa malattia è caratterizzata da una profonda alterazione dell'ecosistema vaginale. Per capire il concetto, dobbiamo fare un passo indietro e capire che cosa si intende per flora o microbiota umano. A tal proposito, dovete sapere che sulla superficie e all'interno del nostro corpo alloggiano normalmente diverse popolazioni di microrganismi. Nell'insieme, questi microrganismi vanno a costituire la cosiddetta "flora umana". Famosa è nello specifico la flora intestinale, tanto cara agli spot televisivi degli yogurt probiotici; inoltre, abbiamo anche una flora cutanea, una flora orale, una flora congiuntivale e persino una flora vaginale. In condizioni normali, quindi, la vagina è normalmente popolata da diversi microrganismi, che tra loro si trovano in una condizione di equilibrio. I batteri più importanti nell'ecosistema vaginale sono i lattobacilli e come avviene in altri distretti, sia i lattobacilli che l'organismo, traggono vantaggi da questa reciproca convivenza. La flora lattobacillare si nutre infatti del glicogeno presente nelle secrezioni vaginali e ricambia il favore sintetizzando acido lattico. Ed è proprio grazie all'acido lattico che l'ambiente vaginale viene mantenuto leggermente acido, ad un pH di circa 3,8-4,5. Tale acidità è particolarmente preziosa ed importante per l'organismo, poiché ostacola la crescita di altri patogeni responsabili di infezioni vaginali.
Chiarito questo concetto, in determinate circostanze, si può creare uno squilibrio nella flora vaginale in cui predominano dei microrganismi che, di norma, non dovrebbero essere presenti o che dovrebbero esserlo soltanto in quantità limitate. Tutto ciò a discapito dei lattobacilli buoni. Alcuni germi possono così trovare delle condizioni favorevoli e proliferare al punto da diventare pericolosi e causare una vaginosi. Tra questi microrganismi, uno dei principali è la Gardnerella vaginalis.
Qualsiasi donna può contrarre la vaginosi batterica, ma alcune attività e comportamenti possano aumentare significativamente tale rischio. I rapporti sessuali non protetti costituiscono, ad esempio, una possibile causa di vaginosi. In particolare, la vaginosi potrebbe essere legata ad un periodo di maggior frequenza dei rapporti sessuali. Lo sperma, infatti, aumenta il pH della vagina allo scopo di produrre condizioni di vita più favorevoli per gli spermatozoi; tuttavia, come abbiamo visto, un simile aumento del pH potrebbe favorire la proliferazione di alcuni batteri. Anche le terapie antibiotiche locali o sistemiche, l'inserimento di una spirale, l'impiego troppo frequente di lavande vaginali o l'uso di detergenti intimi con pH inadeguato, possono turbare il normale equilibrio della flora batterica vaginale, quindi predisporre alla vaginosi.
Anche se la vaginosi non è sempre accompagnata da sintomi, in genere, la sua presenza è segnalata da abbondanti perdite vaginali bianco-grigiastre, piuttosto fluide e maleodoranti. Alcune donne colpite da vaginosi paragonano l'odore sgradevole delle secrezioni vaginali a quello del pesce e riferiscono di percepirlo soprattutto dopo un rapporto sessuale, l'applicazione di sapone o le mestruazioni. Questo cattivo odore è dovuto alla produzione da parte di alcuni germi di particolari sostanze, chiamate amine. Raramente, in presenza di vaginosi possono manifestarsi sintomi come prurito ai genitali, bruciore durante la minzione e dolore nei rapporti sessuali
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