Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (Morbo di Crohn e Rettocolite Ulcerosa) Nuovi Approcci

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Le malattie infiammatorie croniche intestinali, le cosidddette MICI, quindi parliamo di Morbo di Crohn e di Rettocolite Ulcerosa, hanno alcuni punti in comune e alcune differenze soprattutto nella sede di localizzazione della malattia a livello intestinale, ma entrambe hanno una origine autoimmune e una cronicità che può essere nelle forme più severe fortemente invalidante e debilitante creano anche probemi sociali, ma che se ben controllata con i farmaci - farmaci che oggi abbinano i cortisonici agli immunosoppressori di ultima generazione ai farmaci biologici - porta a lunghi periodi di remissione- parliamo di tutto questo con il Prof. Antonio Gasbarrini, Direttore dell'Unità di Medicina Interna e Gastroenterologia del Policlinico Agostino Gemelli di Roma che ci ha spiegato che per essere in presenza di una MICI si devono prima di tutto escludere cause infettive che possano dare sintomi simili e poi si deve avere manifestazione di malattia dal ameno sei mesi. Manifestazione che nelle forme più lievi di Rettocolite Ulcerosa può dare solo diarree saltuarie, magari con del muco, ma nelle forme severe può arrivare anche a 15 scariche al giorno, mentre il Morbo di Crohn ha manifestazioni più subdole a carico dell'assorbimento (a volte l'esordio può essere ad esempio una calcolosi della colecisti) ma anche disturbi come stipsi, dolori addominali o meteorismo. Senza dimenticare che le malattie infiammatorie croniche intestinali possono dare anche manifestazioni in organi che non sono l'intestino, come il fegato, e che possono trovarsi in abbinamento con altre malattie autoimmuni come ad esempio le spondiliti anchilosanti, la psoriasi o alcune forme di artriti. Le indagini per arrivare ad una diagnosi definitiva, oltre naturalmente ad una attenta anamnesi considerando anche la presenza di familiarità, sono la ricerca di alcuni nuovi biomarcatori delle feci, l'ecografia addominale di ultima generazione, risonanza magnetica o enterotac con mezzo di contrasto orale, utilizzo della videocapsula e naturalmente la gastroscopia e la colonscopia che offrono anche la possibilità di prelevare del campioni bioptici per l'esame istologico che possa confermare la presenza di malattia. Naturalmente la complessità della malattia rende necessario un approccio multidisciplinare per poter affrontare ogni aspetto della malattia, non ultimo quello psicologico. E arrivando alle terapia il Prof. Gasbarrini ci parla delle terapie considerate gold standard, quindi gli immunosoppressori per abbassare la risposta immunitari, il migliore dei quali resta sempre il cortisone, utilizzato anche in dosi massicce nelle fasi acute di malattia, alcuni antibiotici e i farmaci biologici, che sono in grado di determinare una guarigione mucosale. Senza dimenticare che nei casi in cui sia necessario si può ricorrere alla endoscopia operativa (ad esempio in caso di stenosi non troppo estese, o alla chirurgia con un netto miglioramento della qualità di vita del paziente. Un capitolo importane è quello delle gravidanze in pazienti con MICI perchè dal momento che colpiscono spesso soggetti giovani pensare di programmare una gravidanza è davvero fondamentale e il Professore ci spiega come sia possibile oggi. E in conclusione parliamo anche del ruolo del microbiota intestinale, dello stress e di come agisce sul sistema immunitario - e del perchè possa essere utile anche il supporto psicologico in particolari momenti della vita (un lutto, una separazione possono talvolta riattivare la malattia) e dell'alimentazione che va sempre controllata con grande attenzione a volte temporaneamente sospesa nelle fasi d'attacco della malattia per mettere a riposo l'intestino.

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