Le prime domande sul Dono della Divina Volontà - p. Pablo Martin Sanguiao, Roma 09.11.2013

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CHI SIAMO NOI? “Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto Lui. Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando Egli si sarà manifestato, noi saremo simili a Lui, perché Lo vedremo così come Egli è” (1 Gv 3,1-3).

CHE COSA ANNUNCIAVA GIOVANNI DICENDO QUESTO? Che ancora doveva essere rivelata la Divina Volontà in quanto vita interiore di Gesù, cioè, il “vivere nella Divina Volontà”, affinché sia la nostra vita, seguendo l’esempio e la dottrina spirituale della Serva di Dio Luisa Piccarreta, mediante la quale nel nostro tempo ha voluto manifestarla.

CHE COSA È “VIVERE NELLA DIVINA VOLONTÀ”? È avere come vita propria la stessa Volontà di Dio, come si conosce mediante gli Scritti di Luisa Piccarreta. Questa fu la vita vissuta da Gesù Nostro Signore e da Maria, la sua e nostra Madre.

CHI È LUISA PICCARRETA? La Serva di Dio Luisa Piccarreta, “la Piccola Figlia della Divina Volontà”, è la creatura che Gesù ha scelto per dare inizio in lei al compimento del suo ideale, del suo Decreto eterno, e perché sia conosciuto nella Chiesa e nel mondo intero: che il suo Divin Volere sia in noi quello che è in Dio, la sua Vita, la sua Felicità, la Sorgente di tutte le sue opere. Luisa nacque a Corato (Bari, Italia) il 23 Aprile 1865; lì è sempre vissuta e lì è morta il 4 Marzo 1947. Ancora la gente la ricorda come “Luisa la Santa”. La sua Causa di beatificazione fu aperta nel 1994. Sono stati molti i testimoni di lei (tra questi, sono molti i sacerdoti e anche vescovi, un cardinale e persino un santo canonizzato, Sant’Annibale Maria Di Francia, che la frequentò durante 17 anni). Visse sempre sotto l’autorità dei suoi vari Confessori, santi sacerdoti incaricati dall’autorità della Chiesa. Ma la principale testimone di Luisa è lei stessa, nei suoi scritti, dove racconta la sua vita e la sua missione.

CHE COSA HA SCRITTO LUISA? QUALI SONO QUESTI SCRITTI? Luisa non era una persona di cultura, aveva fatto solo la prima o forse anche la seconda elementare; ma per ubbidienza ai suoi Confessori dovette scrivere tutte le cose che lei viveva in modo straordinario. Così ha scritto 36 grossi quaderni o Volumi in forma di diario, che Gesù prima scrisse –dice Lui– “col suo dito di luce nel fondo della sua anima”, e che poi Luisa ha scritto sulla carta. Questi scritti meravigliosi sono intitolati da Gesù: “
Il Regno della mia Divina Volontà nella creatura – Libro di Cielo – Il richiamo della creatura nell’ordine, al suo posto e nello scopo per cui fu creata da Dio”.
Sant’Annibale, in qualità di Censore incaricato degli scritti di Luisa, fu il primo ad esaminarli (lui conobbe i primi 19 Volumi) e ne diede il “Nulla Osta”; l’Arcivescovo allora diede il suo “Imprimatur”. Luisa ha scritto anche “Le Ore dalla Passione di Nostro Signore Gesù Cristo”, il “Pio Pellegrinaggio dell’anima nella Divina Volontà” e “La Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà”. Inoltre scrisse un quaderno di “Memorie dell’infanzia”, per completare il primo Volume; ha lasciato pure tante preghiere e novene e anche molte lettere.

MA QUAL È IN POCHE PAROLE IL MESSAGGIO DI LUISA? Luisa può dire le parole di Gesù: «La mia dottrina non è mia, ma di Colui che mi ha mandato. Chi vuol fare la Sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se Io parlo da me stesso» (Gv 7,16-17). E anche queste altre, che Gesù disse alla samaritana: «Se tu conoscessi il Dono di Dio e chi è Colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu stessa gliene avresti chiesto ed Egli ti avrebbe dato acqua viva». (Gv 4,10).
E qual è il Dono di Dio? Non è un dono qualunque, una virtù, un carisma, non è nemmeno una cosa spirituale, ma è la sua stessa Volontà Divina onnipotente, eterna, santissima. Osservare i Comandamenti, fare ciò che Dio vuole, accettare con pace ciò che Dio permette o dispone, tutto questo è necessario per salvarci, ma è troppo poco per il suo Amore.

Un canto popolare dice: “Dio si è fatto come noi – per farci come Lui”. Dio vuole che diventiamo come Lui, a Sua somiglianza. Dio vuole che viviamo con Lui in perfetta comunione di vita, che possiamo dire le stesse parole di Gesù al Padre: «Tutto ciò che è tuo è mio e tutto ciò che è mio è tuo» (Gv 17,10). Dio vuole che amiamo, che Lo amiamo col suo stesso Amore, affinché non sia ingiusto il nostro ricambio di amore. Per questo, sapendo Dio che il nostro “cuore” (la nostra volontà) da solo non è capace di amare in modo divino, degno di Dio, adesso ci offre il dono del suo stesso “Cuore”, della sua adorabile Volontà, il “Cuore” delle Tre Divine Persone, affinché viviamo con Dio la sua vita, prendiamo parte alle sue opere, amiamo come le Divine Persone amano.
Visita il sito web: http://ladivinavolonta.org

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