La festa (Novi Velia 2009) - TCM-AAA-21

Описание к видео La festa (Novi Velia 2009) - TCM-AAA-21

“TreCompariMusicanti – ArchivioAntropologicoApolito” – 21

La festa. Novi Velia (SA), 2009

@TreCompariMusicanti
(Oggi se n’è andato uno zampognano di Terranova del Pollino, si chiamava Leonardo Riccardi. Era bravo, uno dei migliori. Era anche costruttore di zampogne, ciaramelle e tamburelli. Due giorni fa in Salento se n’era andato Luigi Chiriatti, musicista, ricercatore, organizzatore (sua è la direzione artistica degli ultimi anni della “Notte della taranta”). A New Orleans, quando muore un musicista, soprattutto se è bravo, se è tra i migliori, celebrano un Funeral Jazz. Accompagnano il feretro suonando, cantando e ballando. Ho sempre pensato che si trattasse di uno dei modi più saggi di salutare chi è vissuto di musica e soprattutto ha fatto vivere gli altri di musica).

Ed eccola la festa (anticipata e promessa nel numero precedente dell’Archivio). Ecco un video di festa. Il mondo contadino senza le feste sarebbe inconcepibile.
Ma questa è una festa recente, i protagonisti sono ragazzi, non è il “mondo arcaico”, bensì il nostro mondo attuale. E non sono sul palco, non in uno spettacolo, ma davanti a un bar, in mezzo alla gente che s’avvicina e fa capannello. È uno sguardo, una sequenza, un piccolo video tra tanti altri possibili, un minimo esempio di festa. Vi sono due ragazzi di Scario per le strade di Novi Velia, la sera che conclude il pellegrinaggio al santuario montano della Madonna, nel settembre 2009. Suonano insieme ad altri, e fanno cerchio. Nello stesso momento in piazza, in fondo alla strada, c’è un palco, ci sono gli artisti “ufficiali” invitati dal Comitato a fare spettacolo, ma in giro c’è tanta gente in più, che va che viene, satura il centro del paese, e in mezzo alla gente, sbucano musicanti, con i loro strumenti o con la voce pronta, e si fermano in un angolo, una piazzetta, un bar, e suonano. E intorno a loro si fa cerchio. E altri arrivano, e si ride, si scherza. O si sta seri, come rapiti dalla musica. Tutti piano piano si sentono protagonisti. Poi i suonatori smettono, il cerchio si scioglie, se ne farà un altro più avanti, con loro stessi o con altri, perché questa è la festa, quella “vera”. Certo, portata dalla musica, ma poi fatta di entusiasmo, di energia, di felicità di stare vicini: basta guardare le facce.
Nelle conclusioni di “Ritmi di festa” scrivevo:
“Gli esseri umani sono animali festivi e l’impulso festivo sta ovunque, nei calendari festivi e griglie rituali, e fuori di essi, per le occasioni più svariate, indipendentemente dalle condizioni esistenziali, non importa se serene o caotiche, pacifiche o belliche, sicure o catastrofiche, indipendentemente dalle differenze culturali, sociali, economiche. Laddove vi sono esseri umani che si possano per qualche motivo sentire uniti, prima o poi all’orizzonte spunta un impulso a un festeggiamento o qualcosa che gli assomiglia. Se intervengono performer efficaci nasce una comunità ritmica ed emotiva che produce un’intensificazione ritmica di socialità, cioè un infittirsi ritmico delle relazioni positive, della prossimità dei corpi, della «simpatia» reciproca, della disponibilità a una relazione con gli altri che come unico fine ha solo se stessa, la relazione”.

Il video su Youtube comprende tutta la sequenza registrata e dura 8 minuti (e li merita tutti). Quello su Facebook è una sintesi (necessaria) di 3 minuti.

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