In questo episodio spiego 3 trucchi di pronuncia per parlare come gli italiani.
Nello specifico, spiego come parlare come gli italiani che vivono a Milano.
Quindi non parlo della pronuncia generica ufficiale, ma parlo della pronuncia tipica di Milano.
Se ti piace la varietà di italiano che si parla a Milano, sei nel posto giusto!
In questo episodio, infatti, scoprirai com'è l'accento di Milano.
A proposito, benvenuto/a sul canale Italiano con Luca!
Abbonati al canale e accedi ai contenuti extra:
/ @italianoconluca
Vediamo subito il primo di questi trucchetti di pronuncia!
1.
Il primo trucchetto riguarda la pronuncia della E tonica.
In alcune parole questa lettera dovrebbe essere pronunciata come una è aperta, ma a Milano viene pronunciata come una é chiusa. Per esempio, invece di dire /bène/, a Milano si dice /béne/.
Ti faccio altri esempi!
Prima ti dico la pronuncia ufficiale della parola e poi ti dico come viene pronunciata a Milano. O almeno, cerco di imitare la pronuncia ufficiale. Per me non è troppo semplice imitare la pronuncia ufficiale, proprio perché sono abituato a pronunciare queste parole come vengono pronunciate a Milano. Comunque ci proverò.
Confronto tra pronuncia standard e accento di Milano: tèmpo, témpo; telèfono, teléfono; mèglio, méglio; dènte, dénte; presidénte, presidénte (anzi, più verosimilmente /prezidénte/, quindi con una Z sonora), gènte, génte; idèa, idéa.
Poi per esempio a Milano non si dice /nèutro/, ma si dice /néutro/. Non si dice /èuro/, ma si dice /éuro/.
Come vedi, la pronuncia ufficiale prevede una è aperta, ma a Milano queste parole vengono pronunciate con una é chiusa.
Lo stesso discorso vale per il dittongo IE.
Per esempio la pronuncia ufficiale è /ieri/. Invece a Milano si dice /iéri/, /iéri/ con la é chiusa.
Ti faccio altri esempi con questo dittongo: piède, piéde; diètro, diétro; niènte, niénte.
Chiaramente questi sono soltanto degli esempi. Poi ci sono molte altre parole che vengono pronunciate in questo modo.
Però fai attenzione! Cioè: molte parole vengono pronunciate così, ma non tutte. Quindi non è che tutte le volte che c'è un suono E, nella pronuncia di Milano diventa /é/. Questo discorso vale solo per alcune parole.
Ma vediamo il secondo trucchetto!
2.
Anche il secondo trucchetto riguarda la pronuncia della lettera E.
In alcune parole la pronuncia ufficiale prevede una /é/ chiusa, ma a Milano queste parole vengono pronunciate con una /è/ aperta.
Ti faccio alcuni esempi!
Invece di dire /perché/, a Milano si dice /perchè/, /perchè/.
Invece di dire /té/ (pronome), si dice /te/ - /te/. Quindi, invece di dire, per esempio, /con té/, si dice /con tè/. Invece di dire /per té/, si dice /per tè/.
Poi secondo la pronuncia ufficiale il numero 3 dovrebbe essere pronunciato come /tré/, quindi: /uno, due, tre/. Invece a Milano si dice: /uno, due, trè/. E lo stesso discorso vale per I composti di 3: /ventitrè, trentatrè, quarantatrè/, ecc.
Invece di dire /fréddo/, si dice /frèddo/, /frèddo/.
Un altro esempio è il sostantivo "penna". La pronuncia ufficiale sarebbe /pénna/. A Milano si dice /pènna/ con la è aperta.
Lo stesso discorso vale, per esempio, per il sostantivo "lettera". La pronuncia ufficiale sarebbe /léttera/. A Milano si dice /lèttera/ - /lèttera/.
Invece di dire /schérzo/, si dice /schèrzo/. /schèrzo/.
Invece di /capéllo/, si dice /capèllo/, /capèllo/.
Invece di dire /orécchio/, si dice /orècchio/, /orècchio/.
Lo stesso discorso vale anche per determinati suffissi.
Per esempio, il suffisso "-essa". La pronuncia ufficiale sarebbe: /studentéssa/, /dottoréssa/, /professoréssa/. Quindi con la é chiusa. A Milano si dice: /studentèssa/, /dottorèssa/, /professorèssa/ con una è aperta.
Questo discorso vale anche per il suffisso "-etto" e tutte le sue varianti.
La pronuncia ufficiale sarebbe /trucchétto/. Da noi si dice /trucchètto/. Invece di dire /stivalétti/, /stivalètti/. Invece di /cartellétta/, /cartellètta/. Invece di /sacchétto/, /sacchètto/ e così via.
Ma vediamo il terzo trucchetto!
3.
Il terzo trucchetto riguarda la pronuncia della lettera O.
In alcune parole la O viene pronunciata come aperta, quindi come /ò/, mentre nell'italiano standard dovrebbe essere chiusa, quindi dovrebbe essere una /o/.
Per esempio, a Milano non si dice /posto/, ma si dice /pòsto/. Non si dice /quattordici/, ma si dice /quattòrdici/.
Alcuni pronunciano una ò aperta anche nel suffisso "-oio". Per esempio, non dicono /accappatoio/, ma dicono /accappatòio/. Oppure non dicono /corridoio/, ma dicono /corridòio/.
Spero che questi trucchetti ti siano piaciuti!
Se vuoi parlare l'italiano di Milano, ti consiglio di guardare più volte i video di persone di Milano. In particolare, ti consiglio di fare attenzione a come queste persone pronunciano la lettera E e la lettera O.
Per esempio, potresti guardare i video del sottoscritto. Chi è il sottoscritto? Il sottoscritto sono io, Luca. Ti consiglio pertanto di iscriverti al mio canale.
Информация по комментариям в разработке