Cielo interiore e guarigione. I Corpi Sottili tra Oriente e Occidente

Описание к видео Cielo interiore e guarigione. I Corpi Sottili tra Oriente e Occidente

Relatori: Alessandro Orlandi, Adriano Conte Ercolani, Stefano Riccesi

Scrivere un libro che tratti in modo esaustivo ciò che è stato detto in quasi tremila anni, tra Oriente e Occidente, sui corpi sottili dell’uomo e sul loro rapporto con malattia e guarigione non è affatto un’impresa semplice. Non sarebbe sufficiente un’enciclopedia.
C’è inoltre una questione spinosa: la sussistenza stessa dei “corpi sottili” dell’uomo (e delle eventuali guarigioni ad essi connesse) non può rientrare nel dominio della scienza. Mancano infatti le condizioni di riproducibilità dei fenomeni e appare del tutto inapplicabile il popperiano principio di falsificabilità.
Infine, legioni di imbroglioni, ciarlatani e imbonitori da fiera hanno approfittato nei secoli della credulità dei loro simili per vendere loro specifici e ricette basate su un presunto mondo sottile, proprio come fa Dulcamara con Nemorino nell’Elisir d’amore di Donizetti. Questa sfera di esperienza ha natura squisitamente soggettiva e richiede, da parte dello sperimentatore, una sorta di “seconda vista”, che nel mondo antico era prerogativa degli iniziati, mentre il mondo moderno nega questa evenienza, perché presuppone un’idea di trascendenza e l’esistenza di un mondo invisibile.
Quel che questo libro prova a fare, è dare un’idea dei sentieri che possono essere percorsi da chi è interessato ad approfondire questo argomento.
Nel primo dei tre saggi del libro Alessandro Orlandi traccia una breve storia di come la Tradizione Occidentale ha considerato i “corpi sottili” e di come essi siano legati indissolubilmente all’idea che miti, fiabe, sogni e l’immaginazione attiva possano avere il potere di guarirci e trasformarci.
Nel secondo saggio, Adriano Conte Ercolani illustra la visione orientale dei corpi sottili alla luce degli insegnamenti di Patanjali e Shankara e dell’idea di Liberazione.
Nel terzo saggio Stefano Riccesi tratta dei corpi sottili nella medicina antica, in alchimia, spagyria e nella dottrina degli umori, approfondendo il ruolo giocato dalla fisiologia sottile nella ricerca di un “Cielo interiore” e di un’armonia tra il Microcosmo umano e il Macrocosmo.

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