Pinsa Romana

La Pinsa Romana è una specialità della cucina italiana, che affonda le sue radici nell'antica Roma. Il termine "pinsa" deriva dal latino "pinsère", che significa allungare, richiamando il processo di lavorazione dell'impasto che viene schiacciato e steso [2].

Caratteristiche principali:
Impasto: L'impasto della pinsa è realizzato con un mix di farine, tipicamente farina di frumento, soia e riso, che conferisce leggerezza e alta digeribilità. L'impasto subisce una lunga lievitazione, che può durare fino a 72 ore, rendendo la pinsa croccante fuori e morbida dentro.

Forma: La pinsa ha una caratteristica forma allungata e irregolare, diversa dalla forma rotonda della pizza tradizionale.

Origini: Le origini della pinsa risalgono ai tempi dell'antica Roma, dove veniva preparata come una sorta di focaccia con farine di cereali diversi [6]. La versione moderna della pinsa è una rivisitazione di questa antica ricetta, adattata ai gusti contemporanei.

Preparazione: La preparazione della pinsa prevede l'utilizzo di ingredienti semplici, come acqua, farine, lievito e sale. Dopo la lievitazione, l'impasto viene steso, condito con vari ingredienti a piacere, e cotto in forno fino a raggiungere la giusta croccantezza.

Differenze con la pizza:
La pinsa è più leggera e digeribile grazie alla lunga lievitazione e all'uso di farine diverse.
Ha una forma allungata e irregolare rispetto alla classica pizza rotonda.