monte TOVO - CANALE NORD - buona la seconda ! BoomerClimbers on ice e le Montagne Biellesi

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20-4-24
relazione : https://www.montagnabiellese.com/tovo...

Viste le previsioni che coniugavano bel tempo e soprattutto calo importante delle temperature, decidiamo di effettuare un secondo tentativo al canale. All'ultimo Carlo avverte che purtroppo questa volta non può venire. Con dispiacere io e Flavio decidiamo di andare lo stesso per sfruttare l'occasione del freddo inaspettato.
Dopo il consueto parcheggio al Delubro cominciamo a salire per il sentiero D13 che fortunatamente appare ben diverso in termini di neve rispetto alla volta precedente (anche perchè questa volta ci siamo rifiutati di portare le ciaspole) Appena usciamo allo scoperto fortunatamente pare che il grosso delle slavine che occupavano il versante che dovremo attraversare sono in granparte sparite, anche se comunque si vede ancora parecchia neve alle quote più alte. Prendiamo il bivio e cominciamo a risalire verso il sentiero che porta al rifugio Rosazza.
Superato un primo risalto incominciamo a trovare da subito i residui dei coni di neve della precedente escursione ma fortunatamente, almeno nel tratto inferiore sono notevolmente più piccoli ma soprattutto la neve è come il marmo e portante. Di contro i tratti umidi e i lati dei tratti di torrente sono coperti di verglas pericolosissimo. Continuimo la risalita tra tratti di sentiero esposti e tratti coperti ancora dalla neve. L'ultimo tratto dove si stringe il canale è completamente coperto di neve, facciamo una breve sosta su un masso e cambiamo assetto indossando ramponi e imbrago. Ancora un pò di salita e siamo nuovamente alla famigerata Bocchetta che pare sostanzialmente immutata dalla volta precedente. E' subito evidente che il nato Nord è uno spettacolo con la superficie della neve continua e assolutamente portante. Breve pausa e cominciamo il traverso verso dx eseguendo contemporaneamente una perdita di quota fino a raggiungere una traccia di animale che taglia il pendio. Sono due una bassa e una più alta, seguiamo la più alta che però ci porta a un saltino di roccia, ritorniamo sui nostri passi per un tratto e cominciamo a scendere sulla traccia più bassa che poi risulta quella giusta, una volta superato il saltino di prima si apre il vasto anfiteatro che stringendosi porta sulla dx al canale e ad altre biforcazioni.
Risaliamo un pochino la vasta porzione di anfiteatro e ci fermiamo per atrezzarci.
Si riprende, con Flavio in testa, verso l'oramai evidente gola, la neve è dura anche troppo, entrano solo le punte dei ramponi e quindi è anche più faticoso per i polpacci che devono sorreggere tutto il peso. Mano a mano che si sale il canale si stringe e e aumenta progressivamente la pendenza. Procediamo con continuità con qualche sosta per riprendere il fiato.
Flavio a circa metà canale devia verso il tratto di roccette che sovente si trova esposto. In questo caso la neve è tanta ed è tutto coperto, tranne un piccolo tratto appunto dove si è fermato Flavio in cui si è pure formata una provvidenziale cengetta di neve che ci consente di appoggiare i piedi di piatto e riposare un pochino i polpacci oltre che a riprendere fiato. Flavio riparte uscendo sulla dx e supera il tratto di neve con pendenza maggiore che ricopre le rocce io lo lascio distanziare un po e poi lo seguo. Il tratto è ancora lungo e si vede leggermente spostata sulla dx l'uscita che aumenta l'inclinazione nel tratto terminale.
A circa metà Flavio si sposta a lato dove la neve tocca la parete e si trova un provvidenziale buco che ci consente anche in questo caso di riposare e riprendere fiato. Flavio attacca il tratto terminale e io lo seguo dopo qualche tempo. E' quasi in cima e sparisce dietro il muretto terminale io mi fermo a metà a prendere fiato. Riparto, testa bassa e ritmo costante, il muretto prima leggermente poi d'improvviso spiana consentendo di vedere la cresta terminale che porta al Tovo di cui si intravede in lontanaza la croce che spunta dalla neve. Flavio mi sta aspettando e sta armeggiando con l'attrezzatura. Visto che oramai l'inclinazione del terreno lo consente mi rialzo e fi fermo all'uscita del canale per ammirare il paesaggio
Foto di cima appoggiati al braccio orizzontale della croce che, conoscendone l'altezza fa intuire lo spessore del manto nevoso in cima.
Ci avviamo per scendere dalla normale in cresta ma presto ci accorgiamo di essere sulla cresta errata, che si interrompe con un saltino dopo una decina di metri, torniamo sui nostri passi e imbocchiamo questa volta il filo corretto che prima della Staich vira sul vertical Tovo e ci riporta a incrociare il sentiero del Delubro.
Fermata d'obbligo al Santuario di Oropa dove al negozietto di alimentari ci aspetta panino e birretta gelata.

#boomerclimbers #oropa #alpinismo

00:00 intro
03:00 prima neve si sale
06:00 cambio di assetto
07:40 bocchetta Finestra
10:50 avvicinamento canale
15:20 si comincia a salire
21:50 sosta
26:00 altra sosta
29:00 ultimo tratto
31:50 cresta finale
33:30 in vetta
35:00 saluti e outro

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