Ep. 37: Fé Avouglan - Un ponte tra culture attraverso l'opera lirica

Описание к видео Ep. 37: Fé Avouglan - Un ponte tra culture attraverso l'opera lirica

Subscribe:    / @torinoecultura  
Fé Avouglan è una cantante lirica, artista ed "experience creator" nata in California da genitori togolesi e ugandesi. Il suo primo incontro con la musica avviene in chiesa e a scuola, dove un'insegnante fondamentale le fa conoscere diversi stili musicali, dal jazz ai musical fino alla musica classica. A 12-13 anni inizia un percorso verso la lirica che continua tutt'oggi.

Dopo il liceo, Fe studia canto lirico (vocal performance) in California. Un incontro chiave è quello con il tenore Carlo Bergonzi, che la invita in Italia per studiare con lui. Questo innesca una serie di viaggi che la portano a New York, in Francia per 8 anni (4 in Borgogna e 4 a Parigi) e infine a Torino, città d'origine del padre di suo figlio, Giuseppe Verdino ("mi piace credere che è un segno").

A Torino, Fe trova un terreno fertile per le sue attività artistiche. Collabora con Enrico De Bandi e Gabriele Ferrarotti, canta in strada e al ristorante Belcanto. Con il DJ Roger Rama incide il disco sperimentale "State of the Art Together".

Un punto di svolta è quando decide di fare un video a Mirafiori Sud per proporre un festival di musica. Questo la mette in contatto con Paola Montasterolo della Casa del Parco, con cui organizza un concerto al Mausoleo della Bela Rosin. "Questo è il vero inizio di una collaborazione che continua finora", afferma Fe.

Dal concerto nasce una catena di eventi che la porta allo spettacolo "La forza nascosta", sulla storia di quattro scienziate poco riconosciute nel '900, portato in scena oltre 50 volte. "Alla fine, sì, stavo per dire indirettamente, ma anche direttamente [grazie a] quel video che ho fatto", riflette Fe.

Alle OGR conosce Mario Acampa, che coinvolge Fe negli spettacoli per avvicinare i bambini all'opera con l'Accademia Perosi. "Questa è stata una delle esperienze più forti che ho potuto avere qua a Torino", rivela.

Fe sente che a Torino c'è la capacità di riconoscere il valore della cultura, della musica e delle persone. "Per me è un terreno fertile con una voglia di esperienze reali e d'impatto forti", afferma. "Tutto quello che ho potuto fare e dare, ho sempre ricevuto... il doppio".

Fe vede la musica e la cultura come "passaporto ideale" per aprire le porte e far vedere la sua umanità prima di altre caratteristiche come donna o nera. Sfrutta questa capacità per fare da ponte e abbattere le paure verso chi non si conosce. "Quando queste paure sono tolte, le soluzioni vengono fuori", sostiene. "Siamo meglio noi e così possiamo stare meglio con gli altri".

"Io ho visto questa cosa succedere e questo è il potere dell'opera italiana", conclude Fe. "Ci sono onde che arrivano all'altro e aprono il cuore. E quando la gente cerca di comunicare la sua relazione dal cuore, le possibilità sono infinite".

Комментарии

Информация по комментариям в разработке