Fernando de Lucia - Ecco ridente in cielo (1908) - Mezza Voce...

Описание к видео Fernando de Lucia - Ecco ridente in cielo (1908) - Mezza Voce...

espirare con una nota dolcemente come se la accarezzassi..........Vero e proprio belcanto e le sue atmosfere senza tempo..........La grazia floreale dell'ornamentazione, il gioco coloristico, la sprezzatura nei tempi rendono unico il metodo canoro di De Lucia, al cui confronto chiunque risulterebbe grigio e squadrato.

To listen to De Lucia is to hear the last echoes of 19th Century Belcanto.......... a beautiful "mattinata", brought gloriously to life by the unhurried thoughtfulness of a fine musical intelligence infused with warmth, dignity and sfumando elegance..........I love his phrasing in that lingering, self-conscious way..........his tenderness in the smorzatura on "auro _ _ ra"..........his ability to "hold the moment": "spe _ _ _ me"

De Lucia sings "Ecco ridente in cielo" almost all the way through in a dreamily meandering mezza voce. The 1904 recording of "Ecco ridente" is one of the most famous discs of its period, but in many ways this very rare version of 1908 is even better. Here De Lucia is in smoother voice, the tone is warmer and more secure in both the loud and the haunting soft passages, the execution of the florid music even neater and more brilliant.

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"Fernando De Lucia (born Naples, 11 October 1860; died there, 21 February 1925) was admired in his lifetime as a striking exponent of verismo parts — particularly Canio in Leoncavallo's Pagliacci — and of certain roles written by Verdi and Puccini. Since then, however, he has acquired a great posthumous reputation among record-collectors for something different. They hail him as the exemplar of a type of graceful, ornamental tenor singing which originated prior to verismo and is now extinct. Especially valued are the recordings that De Lucia made of Almaviva's arias and duets from Rossini's bel canto comic opera Il barbiere di Siviglia (The Barber of Seville).

De Lucia's recordings of arias and duets from Rossini's Barber of Seville ('Ecco ridente', 'Se il mio nome' and 'Numero quindici', for example) show off his vocal characteristics to an even greater extent than do his records of verismo pieces (or even lyrical Verdian parts, such as Alfredo in La traviata). They contain a studied display of fioritura, rubato, limpid phrasing and portamento which appears to be a deliberate re-statement of the so-called bel canto style practised by previous generations of Italian tenors; or perhaps more accurately, a re-statement of that style's surviving mannerisms. These mannerisms were already dying out in the early 1900s when audiences, seduced by Enrico Caruso's resplendent vocal outpourings, came to prefer their tenor idols to sing in a more full-blooded, robust and straight forward way."
From: http://en.wikipedia.org/wiki/Fernando...

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La dinamica sfumata ed eleganza di De Lucia..........Un canto a fior di labbro estatico e sognante. Bastano "auro _ _ ra" ed "spe _ _ _ me" per avere il ritratto del "Lindoro" romantico.

Il tempo, come solito in De Lucia, è molto dilatato, per consentirgli di inserire floreali ornamentazioni, curare il legato e arricchire il fraseggio con il suo insistito gioco dinamico e coloristico: per esibire insomma la sua maestria di cesellatore, "miniaturista" della melodia, che gli deriva da un controllo del fiato d'alta scuola. L'inizio della "mattinata" è in una mezza voce sombrée che va poi crescendo con coerente consequenzialità espressiva fino al punto clou della "spEme". Esemplare ancora l'approccio alle puntature di "ferì" (1:55), in cui si percepisce il caratteristico "scintillìo" del registro acuto tenorile, quando emesso come si deve: suono sempre raccolto, la voce gli resta tutta davanti e squilla come una tromba.

La mezza-voce è quella di Gigli e di Schipa, di Lauri Volpi e di De Lucia. E', cioè, voce alleggerita nell'emissione, un soffio di fiato su cui sfumare una intera frase musicale, non solo una messa di voce su una nota. La mezza voce è un piano o un pianissimo, la messa di voce è una forcella.
Collocati davanti ad uno specchio, con la maschera a mo' di sorriso, prendi fiato profondamente dal naso espirando lentamente, senza sforzo alcuno, con una nota che potrebbe essere un Do del terzo spazio del pentagramma. Attenzione: prima inspirare, poi espirare con una nota dolcemente come se la accarezzassi.
Invito nuovamente all'ascolto ed alla visione di come Fernando de Lucia e Giacomo Lauri Volpi eseguano la mezza voce, con la posa serena del volto e le labbra atteggiate al belcantistico sorriso. Il suono è leggero e gentile, ma sempre raccolto e timbrato in quanto galleggiante sul fiato.
Dunque, con la nota ben collocata sul ponte, col sostegno del fiato sull'addome, grazie anche al diaframma, non sarà difficile imparare questo esercizio con il quale riuscirai a gestire perfettamente la mezza voce, necessaria per sfumare tutte le frasi, in particolar modo quelle d'amore.

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