Giuseppe GARIBALDI e la SPEDIZIONE dei MILLE

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Davanti ai successi dei Savoia il Partito d’Azione di Mazzini non può restare a guardare. La vittoria nella seconda guerra d’indipendenza per Mazzini è un semplice compromesso. Il piano è da manuale democratico: provocare una rivoluzione nel sud dell’Italia, si spera che questa volta possa andar bene. Il 4 aprile 1860 Francesco Riso cerca di sollevare Palermo: il piano fallisce, ma le notizie della Rivolta della Gancia mandano in subbuglio tutta la Sicilia. Crispi, veterano dei moti del 1848, si rende conto che la guerriglia siciliana, nonostante l’arrivo sull’isola dal patriota e veterano Rosolino Pilo, non può durare in eterno: bisogna agire. Viene organizzata una spedizione comandata da Garibaldi in persona e gestita dal Partito d’Azione. Il re Vittorio Emanuele II riceve la notizia che i mazziniani stanno organizzando qualcosa di grosso, ma decide di non intromettersi. Nella notte tra il 5 e 6 maggio tutto è pronto: 1087 volontari guidati da Garibaldi partono da Quarto, vicino a Genova, su due piroscafi requisiti alla società di navigazione Rubattino. Questi volontari, passati alla storia come i mille, sono per lo più studenti, commercianti, professionisti, operai e artigiani provenienti da tutta Italia; uniti dal loro patriottismo e dalla loro uniforme: una semplice camicia rossa. Dopo una breve sosta per rifornirsi a Talamone, in Toscana, i Mille sbarcano l’11 maggio 1860 a Marsala. Le truppe borboniche sono poche e mal organizzate, il grosso dell’esercito delle Due Sicilie si trova a Palermo per tenere sotto controllo la città. Il 14 maggio, a Salemi, Garibaldi assume la dittatura della Sicilia nel nome di Vittorio Emanuele re d’Italia, dichiarando in un testo redatto dal primo segretario di stato Francesco Crispi. Il giorno dopo, a Calatafimi, le truppe borboniche del generale Francesco Landi si scontrano con i mille e i volontari siciliani. Garibaldi, nel pieno della battaglia, avrebbe detto: “Qui si fa l’Italia o si muore!”. Il 27 maggio 1860 i Mille raggiungono Palermo, occupata da 20 mila soldati borbonici. Dopo tre giorni di lotte durissime e con l’aiuto dei rivoltosi siciliani, guidati da Rosolino Pilo, morto durante gli scontri, Giovanni Corrao e Giuseppe La Masa, la città viene conquistata. Da Palermo i garibaldini raggiungono Milazzo, l’ultimo ostacolo prima di Messina: dopo una settimana di scontri durissimi, dal 17 luglio al 24 luglio, la fortezza cade. Conquistata l’intera Sicilia, il governo passa al “prodittatore” Agostino Depretis il 22 luglio. Infatti il dittatore della Sicilia, Giuseppe Garibaldi, ha intenzione di andarsene dall’isola: l’obiettivo? Napoli. Nell’agosto del 1860 a Bronte, Nino Bixio, fedele di Garibaldi, fa fucilare alcuni rivoltosi in risposta ad un massacro di notabili locali. I fatti di Bronte allontanano parte della popolazione siciliana dalla causa unitaria. I tentativi del re delle Due Sicilie di mediare e tenere il trono non bastano: il 20 agosto 1860 i Mille sbarcano in Calabria. L’obiettivo è la capitale del regno, Napoli. Nel settembre 1860, le truppe di Vittorio Emanuele II passano il confine dello Stato della Chiesa e invadono le Marche e l’Umbria: la corsa per il sud è iniziata. L’esercito papalino è sconfitto a Castelfidardo, il 18 settembre, e nell’assedio di Ancona il 29 settembre. Il centro Italia, meno il Lazio, cade in mano ai Savoia. Garibaldi si ferma allora per aspettare i piemontesi: il 26 ottobre 1860 a Teano si incontra con Vittorio Emanuele II usando la celebre formula “Saluto il re d’Italia”.

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00:00 - L’organizzazione della Spedizione dei Mille
02:12 - Da Quarto a Marsala, da Calatafimi a Palermo
05:05 - Garibaldi conquista la Sicilia
05:54 - Governo dittatoriale e i fatti di Bronte
06:48 - Garibaldi marcia su Napoli
07:43 - Il Regno di Sardegna interviene
09:11 - Nasce il Regno d’Italia

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Una produzione Specter Film Collective
www.specterfilmcollective.com

STARRING: Francesco Furesi, Pietro Iacopo Benzi
DIREZIONE ARTISTICA: Francesco Furesi
SCENEGGIATURA: Pietro Iacopo Benzi, Francesco Furesi
CONTENUTI STORICI: Pietro Iacopo Benzi
REVISIONE TESTI: Francesca Faverio
FOTOGRAFIA: Mattia Rossetti
AUDIO PRESA DIRETTA: Edoardo Conti
MONTAGGIO: Edoardo Conti
MONTAGGIO SHORTS: Martin Palacios
MOTION DESIGN: Francesco Furesi, Mattia Rossetti, Lauryn Stella
STOCK FOOTAGE: Pietro Iacopo Benzi
COPERTINA: Simone Acquaroli
SOUND DESIGN & MIX: Andrea Romani
PRODUZIONE: Caterina Scalfi
SOCIAL MEDIA MANAGER: Fulvio Matera

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