Ep. 49: Era Enesi Vento - Fotografa del nudo: libertà, intimità e identità tra Torino e Albania

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Era Enesi Vento è una fotografa di origini albanesi che vive a Torino da 24 anni. La sua storia è un intreccio affascinante di passione per la fotografia, ricerca della libertà attraverso il nudo artistico e una complessa relazione con le sue radici divise tra Italia e Albania.
Nata a Tirana, Era arrivò a Torino all'età di sette anni. La sua passione per la fotografia nacque precocemente, ispirata da un breve soggiorno presso una famiglia italiana quando aveva otto anni. "Ho questi ricordi di questa bellissima casa dove ci sono tantissime fotografie tra Helmut Newton, Mapplethorpe," racconta Era, ricordando come quelle immagini abbiano lasciato un'impronta indelebile nella sua mente.
A undici anni, i genitori le regalarono la sua prima macchina fotografica, segnando l'inizio di un percorso che l'avrebbe portata a studiare all'Istituto Italiano di Fotografia di Milano. È qui che Era scopre la sua vera passione: la fotografia di nudo. "Il nudo per me è sempre stato una... voglio sentirmi libera," spiega Era, rivelando come questa scelta artistica sia stata anche una forma di ribellione contro i pregiudizi familiari e sociali.
La fotografia di nudo per Era rappresenta molto più di una semplice espressione artistica. È un mezzo per esplorare temi di libertà personale, accettazione del corpo e intimità. "Quindi il nudo per me sta a significare la libertà di chi sono realmente," afferma con convinzione. Questo approccio l'ha portata a esporre le sue opere in diverse città europee, tra cui Berlino, Parigi, Londra, Torino, Milano e persino in Albania.
Tuttavia, il percorso di Era non è stato privo di ostacoli. A Torino, ha incontrato difficoltà nel far accettare e comprendere il suo lavoro sul nudo artistico. Il lockdown ha rappresentato un momento di svolta, portandola a riconsiderare il suo approccio e ad adattarsi al contesto torinese. Oggi, Era si sta gradualmente ricostruendo una clientela, espandendo il suo lavoro oltre il nudo artistico per includere matrimoni, battesimi e ritratti.
Una delle sue esperienze più gratificanti è la fotografia di coppie nude. Era descrive queste sessioni con grande entusiasmo: "Si crea comunque un rapporto molto intimo ma è un rapporto intimo ma delicato... dove non c'è vergogna, dove non c'è giudizio." Questa capacità di mettere a proprio agio i suoi soggetti è uno dei punti di forza di Era, permettendole di catturare momenti di autentica intimità.
Nonostante il suo talento, Era esita a definirsi un'artista. "Non mi sento un artista, mi sento una persona che ama la fotografia," dice con modestia. Preferisce vedersi come qualcuno che usa la fotografia per esprimere ciò che vede, sente e prova, senza etichette.
Il rapporto di Era con Torino è complesso e contraddittorio. Da un lato, la città rappresenta la sua casa da 24 anni, dall'altro, sente ancora un forte legame con la sua terra natale, l'Albania. "Ho sempre avuto questo bisogno di scappare da Torino, ma non l'ho mai fatto realmente," confessa. Questa tensione tra due identità e due patrie è un tema ricorrente nella vita di Era: "Non so realmente dove posso mettere i piedi, le mie radici, se in Italia, a Torino o a Tirana in Albania."
Era parla apertamente delle difficoltà incontrate come immigrata a Torino, ricordando episodi di bullismo e pregiudizi legati alle sue origini albanesi. Nonostante ciò, riconosce che Torino le ha anche offerto opportunità e bellissimi ricordi. "È una città magica," ammette, pur continuando a lottare con il desiderio di fuggire e reinventarsi altrove.
La storia di Era Enesi Vento è un potente esempio di come l'arte possa essere un mezzo per esplorare e riconciliare identità multiple e esperienze di vita complesse. Attraverso la sua fotografia, in particolare il nudo artistico, Era non solo sfida i pregiudizi sociali ma esplora anche le sue personali lotte con l'appartenenza e l'identità.
Il suo lavoro invita a riflettere su temi universali come la libertà personale, l'accettazione del corpo e l'intimità, mentre al contempo offre uno sguardo unico sull'esperienza di una donna immigrata che naviga tra due culture. La sua battaglia per trovare un equilibrio tra le sue radici albanesi e la sua vita a Torino risuona con molti che si trovano a vivere tra due mondi.

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