Scoliosi nell'Età evolutiva - Età della prima vista, sport, busti e barre magnetiche

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La scoliosi, quindi una curvatura anormale della colonna vertebrale, colpisce in larga parte le bambine e le ragazze, e se una volta - nei casi più gravi - comportava l'uso prolungato di busti ed interventi ripetuti, oggi può essere gestita con tecniche d'avanguardia che consentono una ottima qualità di vita. Parliamo di tutto questo con il Prof. Guido La Rosa, Responsabile dell'Unità di Ortopedia dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma-Palidoro che ci spiega come sia fondamentale poter avere una diagnosi precoce che consenta di monitorare nel tempo il bambino e che permetta di avviare un percorso di attività fisica che nella maggioranza dei casi è sufficiente ad arrestare la progressione della scoliosi. Con il Professore vediamo a che età deve essere effettuata una prima visita ed in che cosa consiste, affrontiamo il tema dell'attività fisica, di quale è l'età migliore per iniziare uno sport e di come vada scelto in base anche alla preferenza del bambino. Il Professore ci parla poi dei casi di scoliosi lieve - intorno ai 20° - che necessitano di un busto per essere corretti e dei casi di scoliosi grave - sopra i 40° - che oggi possono essere trattati con l'inserimento di barre magnetiche che verranno poi monitorate e riposizionate nei mesi successivi senza ulteriori interventi chirurgici ma solo con l'uso di un telecomando che valutando i parametri di crescita del bambino e il grado di curvatura allungherà automaticamente le barre - senza alcun dolore per il bambino - con una seduta ambulatoriale di pochi minuti. L'evoluzione delle tecniche chirurgiche è stata quindi fondamentale per poter correggere anche le scoliosi gravi senza costringere i bambini a lunghi ricoveri, ma resta davvero importane seguire la crescita muscolo scheletrica di un bambino per poter individuare qualunque lieve asimmetria in modo da arrestarne la progressione il prima possibile.