Sardegna... da Cala Domestica a Capo Pecora

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Un’altra bella passeggiata fotografica, sulla linea di costa del parco geominerario nella Sardegna sud-occidentale. .Lasciando Cala Domestica e superato il villaggio minerario (ormai fantasma) di Pranu Sartu, la strada domina il paesaggio della piccola valle che si affaccia al mare, nella quale è stato via via edificato il centro abitato di Buggerru con un piccolo porto, e del più ampio golfo e relativo litorale con l’ampia spiaggia di San Nicolao chiusa a nord dalla foce del rio Mannu e dal piccolo agglomerato di Portixeddu ed infine da Capo Pecora. Permangono visibili gli scavi del giacimento a cielo aperto e delle esplorazioni effettuate in galleria. Sul porticciolo di Buggerru sbocca la Galleria Henry e sono visibili i resti di vari fabbricati collegati all’attività mineraria. Dal punto di vista ambientale, il tratto di costa della Marina di Buggerru si caratterizza per il susseguirsi di lunghissime splendide spiagge di sabbia giallo chiaro inframmezzate da cale rocciose di varia estensione di matrice granitica o calcarea. Particolare, la spiaggia di Capo Pecora – detta altresì de “Is Tramatzus” (= i tamerici ) - il cui “arenile” non si caratterizza per la presenza di sabbia, bensì di ciottoli di granito di varie dimensioni che l’azione di sciabordio operata dalle onde hanno reso perfettamente lisci ed arrotondati, facendogli assumere la forma di grosse “uova” ( per tale motivo, questa spiaggia è conosciuta anche come “Baia delle uova”). Sulla costa molto caratteristico, al riguardo, è l’affascinante così detto “Giardino di pietra”, un insieme di rocce granitiche presente in località “Manago”, percorrendo il quale la fantasia dell’osservatore può trovare varie somiglianze tra le forme delle rocce e varie fattezze umane o animali .

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