-Documentario- La Chiesa di Santa Maria Maggiore in Vasto (CH) e le sue campane.

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Plenum solenne dalla cella campanaria suonato in esclusiva appositamente per la registrazione per la messa festiva delle ore 10:00 (9:30)

Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore___Vasto (CH)

Concerto di 5 campane in do3 crescente di differenti epoche e fusioni elettrificate per il suono a distesa e a martello.

I - Campanone, do3 crescente:
è stato fuso nel 1833 da Lattanzio Marinelli e suo figlio Ettore Agnonensi (IS) e pesa 19 quintali. Misura 140 x 160 cm.

II - Mezzana, mi3:
è stata fusa nel 1747 (si tratta della campana più antica del concerto odierno) da Ercole Marinelli di Agnone.

III, La3:
è stata fusa dai Fratelli Fiore e Giovanni Tarantini di Sant'Angelo dei Lombardi nel 1857 ed è la più decorata del concerto. Presenta oltre a svariati rilievi quello ritraente la reliquia della sacra spina.

IV, Reb4:
è stata fusa nel 1856 per mano della ditta Mari di Torre de' Passeri (PE) nel 1956. Essa è stata realizzata con Don Nicola di Clemente.

V, Solb4:
è stata fusa analogamente alla IV campana per mano della ditta Mari di
Torre de' Passeri (PE) nel 1956. Anch'essa è stata realizzata con Don Nicola di Clemente.

Il suono feriale si compone della distesa delle due campane minori, quello prefestivo dalla distesa delle 3 campane minori, quello festivo con il suono delle 4 campane minori e infine quello solenne è costituito dal plenum.

Il quadro di distribuzione in cella campanaria è della ditta A.C.O di Fara Filiorum Petri.

LA CHIESA:
-Esterno:
La Chiesa sorge in pieno centro storico. Le sue origini risalgono al 427 e viene citata, per la prima volta, in un diploma regio del 1195, in cui è menzionata “S. Maria in Guasto Aimone”, inclusa tra i beni ecclesiastici, già concessi da precedenti diplomi confermati a S. Giovanni in Venere, monastero benedettino della vicina Fossacesia.
Successivamente assunse una notevole ampiezza e fu intitolata a S. Maria Maggiore. Come sembrerebbero testimoniare alcuni reperti rinvenuti durante i lavori di rifacimento e ristrutturazione, assunse una ragguardevole estensione nel 1234 con l’aggiunta al Tempio di un decoroso vestibolo, opera di un Mastro Berardo, e, nel 1331, con l’edificazione, sulle rovine del vecchio campanile, di una nuova torre di forma quadrata che consta di tre punti; la base detta “la battaglia”, nucleo superstite di fortilizio saraceno, normanno e avanzo di Castel Gisone, il fusto, opera del XIV sec., che ha due finestre a sesto acuto per lato, la cella campanaria che posa sopra una cornice di stile classico di arte medioevale, iniziata nel 1714 e compiuta nel 1730.

Interno:
La Chiesa di Santa Maria Maggiore si compone, all’interno, di tre navate. Quella di destra presenta in fondo la Cappella che custodisce la reliquia della Sacra Spina, realizzata nel 1890 su progetto dell’architetto Roberto Benedetti e poi ristrutturata nel 1921 e nuovamente decorata nel 1933. Il IV pilastro presenta una nicchia, decorata con marmi pregiati e chiusa da due ante bronzee, fatta eseguire nel 1647 da Diego d’Avalos per custodire la Sacra Spina. Nei pilastri a sinistra e sulla parete a destra figurano lapidi e sacelli con iscrizioni.
Nella navata centrale e nel Coro campeggiano, entro le rispettive nicchie, sul lato destro, procedendo verso il Coro, le statue di S. Tommaso, S. Giacomo, S. Giuda e S. Giovanni Evangelista; nel Coro, da destra e sinistra, le statue di S. Paolo e S. Pietro.
In senso inverso, troviamo la statua di S. Andrea, seguita dal pulpito in noce massiccio, pregevole opera dell’ebanista vastese Angelo Raspa datata 1908, quindi le statue di S. Filippo e S. Giacomo Maggiore.

SOMMARIO DEL VIDEO:
00:00 Presentazione dell'esterno della chiesa e vedute del panorama dalla Loggia Ambligh.
03:33 interno della Chiesa
04:55 Particolari dell'altare
05:44 Particolari della Controfacciata
05:56 Particolari della Cappella della Sacra Spina
06:43 cripta
09:49 Particolari dell'ingresso in facciata
10:23 campanile e particolari dell'ingresso
11:14 primo volume
12:29 secondo volume
13:56 cella campanaria e delle campane
14:27 Particolari del campanone
15:30 Particolari della mezzana
16:30 Particolari della III campana
17:36 Particolari della IV e V campana
18:42 Videata sul quadro di distribuzione
18:58 Compilation di foto varie
23:52 Tocco della V campana
24:10 Tocco della IV campana
24:28 Tocco della III campana
24:52 Tocco della mezzana
25:20 Tocco del campanone
25:48 Spiegazione vocale delle 5 campane
30:29 Sguardo ai panorami
35:56 Plenum solenne dalla cella campanaria
49:00 Suonata festiva della Cattedrale di San Giuseppe e conclusione

N.B. La III campana durante la distesa non è partita. Allora ho deciso di farla rintoccare a mano muovendo il battaglio.

Ringrazio infinitamente il parroco Don Domenico Spagnoli per avermi concesso di realizzare questo documentario.

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