*SPECIALE* Campane dell'Abbazia di San Vincenzo al Volturno

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Rocchetta al Volturno (IS), Abbazia San Vincenzo.
Plenum in occasione del censimento campanario.

7 campane - campana antica fissa, restanti a slancio veloce - :
I🔔: fusa dalla Marinelli nel 1968 - ♪ Do³
II🔔: fusa dalla Marinelli nel 1968 - ♪ Fa³
III🔔: fusa dalla Marinelli nel 1968 - ♪ Sol³
IV🔔: fusa dalla Marinelli nel 1968 - ♪ La³
V🔔: fusa dalla Marinelli nel XX sec. - ♪ Si³
VI🔔: fusa dalla Marinelli nel 1960 - ♪ Sol♭⁴
Antica🔔: fusa nel XIII sec. - ♪ Si♭³

L’importanza rivestita dall’abbazia è dovuta alla sua posizione di avamposto, al confine tra il principato longobardo di Benevento e le terre conquistate dai Franchi, e nell’849, quando, in seguito alla divisione del principato di Benevento tra territori soggetti a Salerno e a Benevento, il monastero di S. Vincenzo al Volturno rimane un’entità autonoma, direttamente soggetta all’autorità imperiale. Un momento di grande difficoltà per la comunità monastica si ha nella seconda metà del IX secolo a causa dei movimenti dei saraceni che sfociano nell’attacco dell’ottobre delll’881, conclusosi con l’incendio che danneggiò gravemente il cenobio. In seguito a tale evento, i monaci superstiti furono costretti a rifugiarsi presso i principi longobardi di Capua. La chiesa a pianta rettangolare, a tre navate, è lunga 64 metri e larga 28. La particolarità dell’impianto è costituita dalla cripta anulare Cripta di Giosuè collocata al di sotto dell’altare maggiore. Le reliquie di San Vincenzo si conservavano in questo ambiente abbellito da affreschi raffiguranti personaggi a mezzo busto, fra i quali forse lo stesso abate Giosuè e il suo successore Talarico. Lungo il lato nord, vicino all’ingresso originale, si conservano i resti della cappella di Santa Restituta.
Il campanile di base quadrata presenta per ogni lato due grandi monofore che fino a qualche anno fa erano tutte occupate da campane. Sul retro si trova un arco attualmente vuoto che ospitava una campana coeva a quella antica rimasta sulla torre, di dimensioni però ridotte (anch'essa era fissa e attualmente si trova nel monastero adiacente la chiesa). Le campane nuove formano un particolare insieme festoso anche seppur stonato.
Il campanone, uno dei più grandi della regione, si fa sentire nelle solennità per tutta la valle del Volturno insieme alle sorelle minori.

Si ringraziano con affetto tutti coloro che anche dai piani alti e bassi hanno reso possibile la realizzazione di questo filmato.

Gabriele Notte.

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