Testa Grigia - 3314 mt - Scialpinismo - Via normale da Champoluc (Ayas - AO) 4K

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Ultima scialpinistica della stagione? Chi lo sa... Intanto mi godo una super sciata in un ambiente davvero poco frequentato con la neve (al contrario invece del periodo estivo).
La Testa Grigia, iconica vetta che fa da spartiacque tra la Val d'Ayas e la Valle di Gressoney.
Partenza dal parcheggio della funivia per il Crest, nel centro di Champoluc.
Si sale subito lungo le piste da sci (innevate in stagione invernale).
Dato che siamo ormai a giugno e vista la carenza di neve a bassa quota decido di percorrere il bel sentiero che sale nel bosco fino sotto il villaggio del Crest.
Senza raggiungere quest'ultimo taglio nuovamente per pista da sci per addentrarmi nel bellissimo vallone di Cunéaz, transitando per l'omonimo villaggio.
Quando c'è neve il percorso da seguire è però un altro: si sta infatti sulla sinistra orografica della vallata, puntando direttamente i pendii verso il colle Perrin e, senza raggiungerlo, si piega sotto le cascate ghiacciate del Pinter.
Data l'assenza di neve io continuerò su sentiero sulla destra orografica della vallata passando sotto una bella cascata e giungendo quasi direttamente sotto i ripidi canali che permettono di accedere ai piani superiori.
Qui metterò gli sci e deciderò di percorrere il canale di destra, ovvero la via normale estiva... Si può anche fare il ripido canale di sinistra, la scelta è quasi equivalente tanto in entrambi i casi c'è da mettere i ramponi e salire il ripido canale a piedi.
Una volta ai ripiani superiori si continua di direzione dei laghi del Pinter, senza però raggiungerli si piega a sinistra e per sempre ripidi pendii si giunge ad un traverso esposto verso destra sotto il Monte Pinter.
Ancora un breve canalino e si è praticamente sulla vetta del Pinter, dove è anche posto il Bivacco Ulrich Lateltin, ancora mezzo sepolto dalla dura neve primaverile (proprio per questo motivo non sono riuscito ad entrare e mostrarvelo).
Si prosegue ora per cresta facendo attenzione alle eventuali grosse cornici.
Seguendo fedelmente il filo di cresta si arriva ad un tratto di facili roccette e, dopo un ultimo breve ma affilato ed esposto tratto nevoso, si arriva sulla caratteristica vetta.
La neve è talmente abbondante che la madonnina, la campana e tutti i simboli di vetta sono totalmente ricoperti e non visibili.

Discesa per la via di salita. Nella parte inferiore per riuscire a sciare per qualche metro negativo in più ho deciso di percorrere il bosco e quella che è la traccia invernale, arrivando direttamente al pianoro sotto il villaggio di Cunéaz.

Condizioni della neve trovate: Neve durissima, a tratti ghiacciata, su tutta la parte alte fino a sotto i canali. Un leggero accenno di moquette nella parte sottostante fino al limite neve.

Difficoltà alpinistica: PD
Materiale necessario: materiale da scialpinismo e coltelli. Picca, ramponi e casco.

Per la traccia della gita cercatemi su Strava o Garmin (Fabio Mochettaz).

Totale gita: circa 17,2 Km A/R e 1740 metri D+

Buona Visione!

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