Bambino Cammina sulle Punte dei piedi: Perchè e Cosa fare?

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Il cammino sulle punte dei piedi è un atteggiamento che molti bambini assumono all’età di 10-18 mesi quando si alzano in piedi per la prima volta e iniziano a muovere i loro primi passi.

Questo atteggiamento può essere completamente normale, soprattutto nei primi mesi in cui il bambino si alza in piedi, o essere segno di alcune problematiche più serie (soprattutto nei bimbi più grandicelli).

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Il corretto sviluppo motorio dovrebbe far sì che, dopo aver imparato a gattonare dai 7 ai 9 mesi, , il bambino si alzi in piedi per la prima volta dai 9 agli 11 mesi di vita circa.

Ecco il primo vero e proprio appoggio plantare e posizione eretta di tuo figlio.

Non siamo ancora arrivati ad essere dei piccoli eroi che camminano autonomamente come ne parlo nel videocorso sullo sviluppo motorio Chiamato from zero to hero, ma ci mancano pochi mesi.

Quando il bimbo si alza in piedi, il piede diventa il tramite tra la postura del bambino e il terreno; l’ago della bilancia nel baricentro del bambino.

Consentire al bambino di avere una piena propriocettività (tramite il piede nudo o con una calza antiscivolo) è fondamentale.

E’ proprio dalla qualità di appoggio plantare e dalla sua sicurezza che il bambino inizierà a sviluppare le successive competenze motorie che lo porteranno a camminare autonomamente.

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Una volta che il bimbo si alza in piedi, è molto importante controllare l’appoggio plantare e la postura sia degli arti inferiori sia della colonna vertebrale.

Soprattutto nei primi mesi in cui il bimbo rimane in piedi attaccato al mobile del soggiorno o al divano di casa, è normale che possa rimanere sulle punte dei piedi.

In questi casi, di solito, il bimbo tende ad alternare un appoggio plantare pieno alla posizione sulla punta dei piedi; è normale.

Il motivo è semplice.

La muscolatura del piede e del polpaccio si attiva per mantenere la stabilità della caviglia e degli arti inferiori; di conseguenza, soprattutto in fase di spinta, il bambino si mette sulle punte dei piedi.

Per lo stesso motivo è normale vedere il bambino sulle punte quando inizia a camminare lateralmente sul mobile del soggiorno/divano.

Il cammino laterale, ossia la navigazione laterale, è la tappa motorio successiva all’imparare ad alzarsi ed abbassarsi in piedi.

Il bambino dovrebbe gradualmente perdere l’abitudine a rimanere sulle punte dei piedi quando impara a camminare autonomamente nei due mesi successivi alla navigazione laterale.

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Come già detto nel paragrafo precedente, il bambino dovrebbe perdere l’abitudine a stare sulle punte dei piedi quando impara a camminare da solo (entro i 14 -16 mesi).

Il cammino autonomo prevede un appoggio plantare completo, la cui spinta parte dal tallone e si propaga verso le dita dei piedi.

Ricordati sempre che nel periodo che va dai 13 ai 16 mesi di vita (ma già quando si alza in piedi a 8-10 mesi) è fondamentale assicurarsi che il bimbo non posizioni i piedi intraruotati o extraruotati, e che non assuma posizioni scorrette.

Se il bambino continua a camminare sulle punte o presenta un’asimmetria dell’appoggio plantare, bisogna prendere in considerazioni altre variabili.

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In alcuni casi, ci sono bimbi che protraggono la camminata sulle punte dei piedi perchè hanno imparato a camminare con il girello (completamente sconsigliato, come sottolineo nel corso from zero to hero) o con un carrellino primi passi troppo leggero (e veloce).

Questi errori posturali potrebbero più facilmente causare l’atteggiamento viziato di camminare sulle punte dei piedi.

Se, invece non hai usato girello o carrellino primi passi ma il tuo bimbo continua a camminare sulle punte dei piedi, è fondamentale valutare la muscolatura del piede (fascia plantare) e del polpaccio (tricipite surale).

Questi muscoli sono responsabili della flessione del piede.

E’ Per questo motivo che, quando sono presenti delle contratture marcate di queste regioni corporee, il bambino si può abituare a camminare sulle punte dei piedi.

Molto spesso, capita che questi bambini presentavano un lieve piede torto posizionale che non è stato trattato e massaggiato efficacemente nei primi mesi di vita, o che non è stato proprio visto e preso in considerazione.

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