urban center: Parco delle lettere Milano A.M.Scullica, S. Abbottoni, C. Castelli, U. Puppini

La fine della grande industria e i danni provocati dalla cosidetta finanza creativa hanno determinato una nuova fase economica che ha portato a un riposizionamento pauperistico della intera società.
Tra le conseguenze di questo riposizionamento c'è la formazione di vuoti urbani non colmabili neanche dalla speculazione edilizia, da qui è scaturito un dibattito sempre più partecipato sulla rigenerazione degli spazi urbani con soluzioni che vedono i cittadini protagonisti nelle scelte da effettuarsi e determinando anche un nuovo modo di intendere la delega sulla rappresentanza politica.

La polverizzazione e/o la dematerializzazione del lavoro favorisce il diffondersi di modelli di condivisione di risorse, spazi e utilizzo dei mezzi di produzione che unite ad un uso innovativo delle forme di finanziamento delle attività economiche stanno contribuendo a ridefinire in profondità il tessuto urbano, specialmente nel recupero di spazi abbandonati in particolare nelle periferie. Stiamo passando così da un circuito di sopravvivenza ad una nuova economia urbana che ridisegna la geografia della centralità, combattendo marginalità ed esclusione sociale. Questo significa anche un nuovo modo di intendere il verde pubblico in modo sempre più condiviso e in generale assegnado alla creatività un nuovo ruolo da protagonista del cambiamento .