Ep. 239 - Papale papale -"Vocazioni"

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Giovanni XXIII radiomessaggio nella solennità della Risurrezione 28 marzo 1959
O Salvatore di tutte le genti; o Gesù, innocente vittima pasquale, che hai riconciliato i peccatori col Padre, effondi ogni desiderato dono su tutti e singoli i membri dell'umana famiglia, affinché questa tua luce che sta. per riaccendersi, discacci dalle menti le tenebre dell'errore: purifichi le intimità dei cuori: rischiari per ciascuno il tragitto della propria vocazione: e susciti nel mondo universo ardori ed imprese di carità, di giustizia, di amore e di pace.
Giovanni Paolo II, Messa per la Giornata per le vocazioni 10 maggio 1981
Il problema delle vocazioni sacerdotali – e anche di quelle religiose sia maschili sia femminili – è, e lo dirò apertamente, il problema fondamentale della Chiesa. È una verifica della sua vitalità spirituale ed è la condizione stessa di tale vitalità. È la condizione della sua missione e del suo sviluppo.
Ciò si riferisce tanto alla Chiesa nella sua dimensione universale, quanto anche ad ogni Chiesa locale, alla diocesi e analogicamente alle Congregazioni religiose. Bisogna quindi considerare questo problema in ciascuna di queste dimensioni, se la nostra attività nel settore del risveglio delle vocazioni vuol essere appropriata ed efficace. Le vocazioni sono la verifica della vitalità della Chiesa. La vita genera vita.
Benedetto XVI, Regina Caeli 29 aprile 2007
Il Concilio Ecumenico Vaticano II, per presentare il mistero della Chiesa nel nostro tempo, ha privilegiato la categoria della "comunione". In questa prospettiva assume grande rilievo la ricca varietà di doni e di ministeri nel Popolo di Dio. Tutti i battezzati sono chiamati a contribuire all'opera della salvezza. Nella Chiesa ci sono però alcune vocazioni specialmente dedicate al servizio della comunione. Primo responsabile della comunione cattolica è il Papa, Successore di Pietro e Vescovo di Roma; con lui custodi e maestri di unità sono i Vescovi, successori degli Apostoli, coadiuvati dai presbiteri. Ma al servizio della comunione sono anche le persone consacrate e tutti i fedeli. 
Paolo VI, radiomessaggio per la Giornata mondiale delle vocazioni 11 aprile 1964
Si alzi dunque al Cielo la nostra preghiera: dalle famiglie, dalle parrocchie, dalle comunità religiose, dalle corsie degli ospedali, dallo stuolo dei bimbi innocenti, affinché crescano le vocazioni, e siano conformi ai desideri del Cuore di Cristo.
Cosi pregheremo:
O Gesù, divino Pastore delle anime, che hai chiamato gli Apostoli per farne pescatori di uomini, attrai a te ancora anime ardenti e generose di giovani, per renderli tuoi seguaci e tuoi ministri; falli partecipi della tua sete di universale Redenzione, per la quale rinnovi sugli altari il tuo Sacrificio:Tu, o Signore, «sempre vivo a intercedere per noi» (Hebr. 7, 25), dischiudi loro gli orizzonti del mondo intero, ove il muto supplicare di tanti fratelli chiede luce di verità e calore di amore; affinché, rispondendo alla tua chiamata, prolunghino quaggiù la Tua missione, edifichino il Tuo Corpo mistico, che è la Chiesa, e siano «sale della terra», «luce del mondo» (Matth. 5, 13). Estendi, o Signore, la tua amorosa chiamata anche a molte anime di donne illibate e generose, e infondi loro l’ansia della perfezione evangelica, e la dedizione al servizio della Chiesa e dei fratelli bisognosi di assistenza e di carità. Cosi sia.

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