JULES VERNE 1828-1905 – “Un capitano di quindici anni” 1878

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Ventunesima lezione della XII Edizione del corso di Pedagogia della Lettura a cura del Prof. Antonio Faeti, “E poi Giannino partì per sempre...”: 25 riflessioni sulla condizione giovanile: fuga, impegno, alienazione (26 marzo 2019).

È davvero inevitabile immaginare che il Giannino Stoppani della prima lezione sia fuggito di casa per inseguire il Jules Verne dei tanti volumi editi da quel Sor Bemporad che era anche il suo editore. Ma Giannino non avrà seguito un itinerario qualunque, scegliendo invece, fra le vie innumerevoli che Verne propone, quella in cui si vive un'avventura speciale, diversa, strana, a volte persino densa di cupi misteri "politici" come quella di Mattia Sandorf. Fra l'altro, fra le profezie verniane che poi si sono avverate, quelle che implicano una distopia sono le più numerose. Ci sono dittatori capaci di anticipare quelli veri, apparsi poi nel Novecento. Si incontrano "fari in capo al mondo" per nulla romantici ma utili ai banditi. Ci sono scienziati che odiano il "politicamente corretto", appaiono spie, corrieri dello Zar, capitani dal torbido passato, agenti contro i quali sparerebbe James Bond. Verne, volutamente, non propose mai ai ragazzi delle figure di bonaccioni che girano il mondo per fare opera di carità. I suoi eroi hanno tutti in mente i massacri del tempo della Comune e della Guerra Franco-Prussiana, rammentano la Senna colorata di sangue per le fucilazioni. Ma sono tutti eroi desiderosi di imparare: l'avversario autentico di Michele Strogoff non è Ivan Ogareff, è l'ignoranza. Si è scarsamente alluso alla sostanza pedagogica di testi verniani: non c'è in essi il fulgido tramonto del Rio delle Amazzoni, ci sono le infinite dissertazioni del sommo geografo Réclus. E Verne sapeva benissimo che i bambini e i ragazzi amano la scienza, prediligono un genere letterario, l'avventura scientifica, in cui è immerso il capitano Nemo che va via con la sua dimora sottomarina piena di libri come la Nazionale.


BIBLIOGRAFIA E ALTRI RIFERIMENTI

JULES VERNE:
“Michele Strogoff” con le illustrazioni di FERENC PINTER, Mondadori, 1960.
“P’tit-Bonhomme”, Enrico Voghera, 1899.
“Il superbo orenoco”, Enrico Voghera, 1900.
“La Sfinge dei ghiacci”, Guida editore.
Il Verne a fumetti di RENATO POLESE, “Viaggio al centro della terra” e “20.000 leghe sotto i mari”.
GRAZIA NIDASIO, “Il dottor Oss” sul “Corriere dei Piccoli” dal 1960.
JEAN CHESNEAUX, “Una lettura politica di Jules Verne”, Moizzi Editore, 1976.
HERBERT T. LOTTMAN, “Jules Verne. Sognatore e profeta di fine millennio”, ‘Le scie’, Mondadori, 1999.
FRUTTERO & LUCENTINI (a cura di), “Scendendo. Romanzi e racconti di fantascienza sotterranea”, Mondadori, 1977.
BERIL BECKER, “Jules Verne. Il viaggiatore della fantasia”, Mursia, 1974.
P-J. HETZEL, “Un grande editore del XIX secolo: da Balzac a Giulio Verne.” Catalogo della mostra alla Biblioteca Nazionale Braidense, Milano, 1967.
2 dossier Verne in: “Je bouquine” n. 66 e n. 110.
GEORGE PEREC, “La vita istruzioni per l’uso”, Rizzoli, 1984.
«Guarda a tutt’occhi, guarda spia russa, guarda»
GUILLAUME PRÉVOST, “Jules Verne e il mistero della camera oscura”, Sellerio, 2005.

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