Introduzione alle Funzioni Esecutive

Описание к видео Introduzione alle Funzioni Esecutive

Le azioni della vita quotidiana sembrano semplici ma sono complesse per il sistema cognitivo.
Scopri cosa sono le funzioni esecutive e perché sono così importanti. 

Per capire che cosa sono nella pratica le funzioni esecutive, possiamo immaginare di essere a teatro durante uno spettacolo musicale. Pensiamo che gli elementi dell'orchestra siano le nostre funzioni cognitive di base, quindi l'attenzione, la memoria, il linguaggio, il pensiero.
Le funzioni esecutive rappresentano il maestro, il direttore di questa orchestra.
Senza il maestro il risultato finale di questa orchestra, sebbene tutti i componenti singoli siano anche bravi a a suonare, l’orchestra non può funzionare perché l'insieme non è armonioso.
Le funzioni esecutive rappresentano nel sistema cognitivo esattamente questo ruolo. Quindi, sebbene l'attenzione e la memoria e tutte le altre possano singolarmente funzionare se non sono coordinate dalle funzioni esecutive, il risultato finale sarà comunque un deficit

01:27 - Memoria di lavoro

La memoria di lavoro è un particolare tipo di memoria che ci permette di trattenere le informazioni a breve termine per un periodo limitato di tempo. Un esempio per capirci meglio, quando dobbiamo comporre un numero di telefono è necessario che ci ricordiamo per un breve lasso di tempo, le cifre che andremo a comporre sulla tastiera. La capacità cognitiva che mi permette di fare questa operazione è esattamente la memoria di lavoro.

02:04 - Flessibilità cognitiva

La flessibilità cognitiva è la capacità mentale di passare da un compito all'altro e soprattutto di affrontare gli imprevisti. Facciamo un esempio. Sono in macchina e sto attraversando un incrocio affollato e potenzialmente pericoloso. Il verde è ancora vivo e, come è prevedibile, passerà presto in arancione e poi in rosso. Se non ho flessibilità cognitiva, la mia capacità di prevedere quando il verde passerà il rosso o in giallo è compromessa e quindi questa difficoltà potrà espormi a situazioni di rischio anche piuttosto importanti.

02:58 - Pianificazione

La pianificazione entra in gioco in tantissime attività. Pensiamo per esempio se dobbiamo andare a pagare una bolletta. Compiere questa operazione prevede una serie di passaggi molto precisi e sequenziali che se non ho pianificazione non riesco a mettere in fila.
Quindi, per esempio, mi presenterò alle Poste senza aver ritirato i soldi per pagare la bolletta.
Questo è un esempio per rendere conto di quanto le azioni, anche più semplici che noi compiamo, sono in realtà complesse per il sistema cognitivo, perché prevedono tanti step.
Se perdo la capacità di pianificare questi step e di metterli in ordine, allora anche svolgere attività semplici diventerà molto complesso.

03:50 - Attenzione focalizzata

Possiamo pensare all'attenzione in generale come a un cono di luce. Immaginate uno spettacolo teatrale in cui ci sia un attore sul palco. Il cono di luce che lo illumina è l'attenzione. Questo significa che quello che è al di fuori del cono di luce non è importante. Il sistema cognitivo funziona esattamente così.
Il sistema cognitivo è limitato. C'è un numero limitato di neuroni quindi deve fare economia delle sue capacità. Questo vuol dire che non posso prestare attenzione a tutto quello che mi circonda, alle migliaia di stimoli ambientali che ogni giorno mi investono, e non posso dedicare a ognuno di essi la stessa attenzione.
L’attenzione focalizzata è quindi per particolare tipo di attenzione che mi permette di fare questa operazione.

04:48 - Inibizione delle risposte incoerenti

Ci sono molte situazioni in cui noi dobbiamo fermarci, dobbiamo non fare, non rispondere.
Immaginiamo un semaforo. Noi sappiamo che se il semaforo diventa rosso dobbiamo fermarci. Se il semaforo è arancione abbiamo ancora pochi secondi per passare, se è verde possiamo passare.
Se non ho la capacità di inibire le mie risposte automatiche avrò la tendenza a passare anche quando il semaforo è arancione o rosso!

Questo esempio ci fa capire come l'incapacità di fermarsi possa rendere le mie azioni e soprattutto le mie interazioni sociali, un po complesse perché non sono in grado di fermarmi, di regolarmi e di aspettare, ma continuo a svolgere la mia azione e a perseguire il mio obiettivo.

05:50 - Autoregolazione emotiva

L’autoregolazione emotiva è la capacità di regolare, di calmare o riattivare i propri stati emotivi.
Non è inusuale che per i pazienti con esiti da ictus le emozioni siano degli elementi un po’ critici, soprattutto nella loro gestione: una rabbia che prima era una rabbia normale, può diventare una rabbia esplosiva, una paura che prima era una paura contenuta, può diventare pervasiva.
Questo perché si perde la capacità cognitiva che rientra nelle funzioni esecutive di regolare e di calmare questi stati d’animo che ci attraversano.

Комментарии

Информация по комментариям в разработке