Ipertensione Polmonare: diagnosi corretta per cure efficaci

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Non riuscire a respirare, avere difficoltà a svolgere le più semplici attività quotidiane, effettuare visite e e accertamenti senza riuscire ad avere una diagnosi corretta è quello che succede a chi soffre di ipertensione polmonare (5 le forme più diffuse), una patologia rara, progressiva ed invalidante che può essere ben gestita con farmaci idonei ed in alcuni casi con la chirurgia ma che deve essere individuata precocemente e correttamente. Ma quali sono i sintomi e i campanelli d'allarme? Affanno, affaticamento, difficoltà a fare gesti anche minimi come lavarsi i denti o i capelli, sintomi spesso aspecifici che possono essere attribuiti ad asma, problematiche cardiovascolari o altre patologie che comportano sintomi simili. E' importante quindi poter conoscere la patologia ed essere seguiti in un centro di riferimento dove terapie sempre più efficaci ed innovative possono riuscire a controllare i sintomi. Ma che cosa è l'ipertensione polmone? E' una condizione emodinamica che colpisce cuore e polmoni ed è caratterizzata da un aumento della pressione sanguigna nelle arterie polmonari. Se ne conoscono 5 forme diverse che hanno cause e origini diverse e il trattamento deve essere personalizzato in base alla tipologia. Nel caso dell'ipertensione trombo-embolica ad esempio il trattamento d'elezione è quello chirurgico per liberare le arterie polmonari ostruite da tessuto fibrotico conseguenza di un embolia polmonare non ben trattata. Nel caso invece della ipertensione arteriosa polmonare il trattamento farmacologico è quello che dà migliori risultati ed esistono oggi farmaci (8 farmaci diversi che possono essere usati combinati o associati ab initio con la scelta di due o tre farmaci) farmaci per via orale, sottocutanea o per infusione endovenosa che hanno nel tempo aumentatola sopravvivenza e migliorato la qualità di vita dei pazienti. Ma perchè si possa intervenire in modo efficace è fondamentale che la diagnosi sia tempestiva e questa è ancora una criticità se si considera che oggi mediamente i pazienti aspettano fino a due anni per una diagnosi, anni in cui la condizione e la qualità di vita peggiorano progressivamente e poichè la malattia è rara e la diagnosi precoce fondamentale un network di centri più esperti e meno esperti rappresenta il gold standard per dare risposte adeguate ad ogni paziente. E in questo un ruolo fondamentale lo giocano le associazioni pazienti che possono creare una rete di informazioni corrette e dare supporto ai pazienti e ai loro familiari (purtroppo la patologia colpisce anche bambini soprattutto nelle forme idiopatiche) per non farli mai sentire soli nel percorso diagnostico-terapeutico. Nel corso del convegno che si è svolto a ridosso della Giornata Mondiale dedicata all'Ipertensione Polmonare abbiamo intervistato:
Prof. Michele D'Alto - Responsabile del Centro ipertensione Polmonare - Cardiologia SUN A. O. Monaldi di Napoli
Prof. Andrea Maria D'Armini - Professore ordinario di cardiochirurgia - Responsabile dell'unità di Cardiochirurgia dei trapianti intratoracici e dell'Ipertensione Polmonare - Università degli Studi di Pavia, Policlinico San Matteo
Prof. Carmine Dario Vizza - responsabile del Centro Ipertensione Polmonare Primitiva - Policlinico Umberto I, La Sapienza Università di Roma
Pisana Ferrari - CEO PHA Europe
Leonardo Radicchi - Presidente Associazione Ipertensione Polmonare Italiana
Vittorio Vivenzio - Presidente Associazione Malati di Ipertensione Polmonare Onlus