Oggi parliamo di ... IPERTENSIONE

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Iniziamo con il Dr. Christian Colizzi (Specialista Cardiologo) un "viaggio" di conoscenza nelle principali patologie cardiocircolatorie. Partiamo con l'IPERTENSIONE, una condizione ad alto rischio a ogni età e per ogni genere.
Per saperne di più www.christiancolizzicardiologoroma.it

"L'ipertensione arteriosa è il fattore di rischio forse più comune e diffuso nella popolazione.
Si viene a innestare su un quadro di predisposizione genetica, ma poi, inevitabilmente, con l'aumentare dell'età del paziente, si slatentizza in quasi tutte le persone.
È un quadro in cui purtroppo identifichiamo una prima fase assolutamente silente di pressione alta, che può determinare danni al sistema cardiovascolare e ad organi periferici come il cervello, il rene.
Voglio sottolineare l'importanza assoluta di fare prevenzione, ovvero di misurarsi la pressione almeno 2/3 volte la settimana, soprattutto oltre una certa età, soprattutto se si tende a essere sovrappeso e soprattutto se si ha una familiarità per un problema di questo tipo.
L'unico modo per accorgersene è nella fase iniziale, è la misurazione, nel momento in cui si misura la pressione 2/3 volte la settimana e si nota che - con una frequenza non casuale - si verificano dei valori oltre il limite.
I limiti universalmente riconosciuti sono 135 di pressione massima e 85 per la pressione minima, se non è più che occasionale il riscontro di valore oltre questa soglia. Qui si può iniziare a parlare di ipertensione arteriosa prima labile e poi stabile.
Inizialmente si può cercare di intervenire correggendo le cause principali della pressione alta, quindi il sovrappeso, l'abuso di sale.
Ricordiamoci che il sale è una delle cause principali di ipertensione del soggetto, fra virgolette, normale, non patologico. Spesso il soggetto abusa di sale o addirittura utilizza sale in maniera incongrua nei cibi o nella preparazione delle pietanze.
Ricordiamoci che il sale contenuto naturalmente nei cibi è la quantità giusta per il nostro organismo. Tutto ciò che si aggiunge è un “di più”.
E questo di più, se è oltre il limite, determina un quadro che favorisce lo sviluppo di ipertensione. Ma c’è anche la liquirizia. Normalmente non si pensa per esempio, che l’acido glicirrizico contenuto nella liquirizia può determinare in maniera molto importante ipertensione, sia l'utilizzo della liquirizia pura in bastoncini sia in caramelle o quant'altro.
Ma anche le tisane o delle bevande a base anche di liquirizia possono determinare ipertensione.
Il rosmarino, se consumato in quantità importanti, soprattutto infusi, può determinare ipertensione. Così come ovviamente l'abuso di sostanze diverse tipo il fumo di sigaretta, sia quella convenzionale che quella elettronica, e ovviamente l'utilizzo di sostanze ad uso ricreativo, non consentite, e anche quello di bevande o quant'altro può determinare ipertensione. Ecco: la rimozione dei fattori correggibili, quindi bevande, sale, sostanze ricreative non consentite, ma anche la riduzione del peso corporeo in prima battuta possono essere anche sufficienti a riportare il quadro di pressione alta a una pressione normale. Poi è evidente che, se questo non riesce, ci sono un'infinità di farmaci che si possono utilizzare per la pressione alta e che il medico di base e il cardiologo possono dispensare al paziente in quantità giuste e adeguata. A dosaggi inizialmente magari bassi e poi progressivamente aumentando. L'obiettivo comunque è semplice: tutti i valori che stanno sopra 135/85 devono essere riportati sotto.
Perché? L' ipertensione, meglio nota come killer silenzioso, agisce nel corso di giorni, di mesi, di anni nel determinare danni al sistema cardiovascolare, al cervello e al rene. E quello va assolutamente evitato a qualsiasi età, in qualsiasi sesso. E ricordiamoci poi l'importanza in gravidanza di controllare la pressione perché la gravidanza pur essendo una condizione assolutamente fisiologica per la donna, in condizioni particolari, con una predisposizione genetica, può determinare ipertensione che, in quel caso, anziché far male a una sola persona, fa male a due persone contemporaneamente."

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