Avere paura: 3 tecniche per affrontare la paura - con Daniel Lumera

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Avere paura, e affrontare la paura, significa acquisire coraggio. Provare a evitare la paura la renderà più grande e farà sentire te sempre più piccolo. Ma come si fa a conoscere la paura e affrontarla? Con Daniel Lumera abbiamo approfondito 3 tecniche interessanti per affrontare la paura:

1) Scrivi: racconta tutto ad un foglio, spiega le ragioni della tua paura, le riflessioni e le modalità con cui vorresti affrontarla. Questo aiuta a dare un ordine e una percezione di controllo a quello che stai vivendo.
2) Fattore 1%: affronta ciò che ti spaventa un 1% alla volta. Non pensare di poter affrontare la tua paura “tutta e subito”, frammentala in tanti piccoli step che la renderanno più digeribile.
3) Prendi decisioni coraggiose: il coraggio è un muscolo, più lo alleni, più cresce. Iniziare a prendere qualche decisione più audace ti porterà a sviluppare un'attitudine coraggiosa.

Quali sono le tue più grandi paure? Tu di solito come le affronti? Sono curioso di leggerti e di sapere se hai provato queste 3 tecniche ;-)

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"DL: «Adesso so che la paura è importante, però da dove inizio, quali sono gli strumenti? Cosa faccio?»
LM: «Allora, il lavoro sul corpo che tu proponi, secondo me è molto efficace per iniziare a familiarizzare con questa paura, per respirarci dentro, per tenerla vicino. Dovessi affiancarne altre, direi la prima quella di scrivere, la scrittura. Quindi, tieni un diario e scrivi, all'interno di questo diario, che cosa ti preoccupa. La penna fa da tramite tra il tuo mondo interiore e la carta, e questo ti permette di riversare la tua interiorità con una forma, con delle parole.»
DL: «Cioè, io prendo un quaderno, faccio una lista di cosa, non so, le paure più importanti di questo periodo, ma a fianco a ognuna cosa devo fare? Una descrizione? La lascio così?»
LM: «Allora, più che un elenco io vedrei proprio un racconto di te che affronti quella paura, o delle riflessioni, del perché a te quella cosa lì ti preoccupa. Poi ci può stare anche l'elenco dei pro e dei contro. Da quel punto di vista io lascio abbastanza libertà. L' importante è iniziare a srotolare la matassa raccontandola a qualcuno. Questo qualcuno è il foglio. Poi magari te la puoi anche rileggere volendo e questo aiuta a dare un ordine e a dare una percezione di controllo più importante. E se tu vedi nero su bianco, con una forma chiara, questo spaventa già un po' di meno. La seconda cosa è quella di affrontare ciò che ti spaventa un 1% alla volta. Se uno ha paura di prendere l'ascensore per dieci piani, magari può iniziare a prendere l'ascensore per il primo piano, e poi i nove successivi se li fa a piedi sulle scale. Dopo un po' che si abitua ad affrontare quella piccola dose di veleno, allora può aggiungere una goccia in più. Però, il punto è che se tu eviti la paura, la paura diventa sempre più grande e tu diventi sempre più piccolo. Mentre invece, nella misura in cui tu riesci ad affrontare la paura, acquisisci un abilità di tenerla in mano e questo è un processo chiaramente di apprendimento. L'apprendimento richiede tempo, però sicuramente questi sono tre spunti interessanti. Quindi, il lavoro sul corpo, un lavoro di scrittura della paura e poi affrontarla nella quotidianità. Anche perché affrontare la paura è ciò che secondo me sviluppa il coraggio. Cioè su come sviluppare il coraggio io credo che lo si possa fare prendendo delle decisioni coraggiose. Cioè, è una specie di muscolo, no? Tanto più tu prendi decisioni coraggiose e tanto più acquisisci coraggio. Ora, le decisioni coraggiose oggi sono tante, volendo sono tante, ce ne sono da piccole a grandi. La mia teoria è che ognuno di noi, più o meno, già lo sappia quello che deve fare. Cioè, tutti noi abbiamo una decisione che dovremmo prendere, ma che procrastiniamo. Non perché il prendere questa decisione ci costa uno sforzo fisico o uno sforzo mentale, ma perché prendere questa decisione implica un sacrificio emotivo. Cioè, la sola idea di andare a fare quella cosa lì, ti fa dire: "No, però, guarda, che ansia, no? Sai cosa c'è? Lo faccio domani magari". Cioè, te lo fa procrastinare. Ad esempio, chiamare tuo padre e dirgli che gli vuoi bene è una decisione coraggiosa, che ti fa sprigionare un enorme valore. Andare dal tuo partner stasera e dire: "Guarda, ti devo parlare di una roba che non va bene, dobbiamo aggiustarla". É una decisione coraggiosa. Più tu prendi decisioni coraggiose, più sviluppi un'attitudine secondo me al coraggio e all'affrontare queste cose, anche perché vedi che effettivamente ne vale la pena. Il coraggio di oggi è il valore di domani.»"

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