Rossana Becarelli – È tutto dentro di noi

►DIVENTA SOCIO: https://www.unialeph.it/unialeph-live...
►SOSTIENI: https://www.unialeph.it/unialeph-dona...
Sostieni UniAleph https://alephumanistica.it/donazioni/
_______
Il nostro vero percorso nella vita è ricongiungerci alla nostra anima, che è già salva. In questo percorso il nostro corpo ha una funzione essenziale: se siamo incarnati è perché c’è una necessità nello stare nel fisico. Per raggiungere la nostra anima, che è già proiettata nell’infinita luce, dobbiamo fare un lavoro.

Noi proiettiamo al nostro esterno ciò che c’è al nostro interno, creando infinite realtà. E ciascuno di noi vive quella che, apparentemente, sembrerebbe la stessa esperienza in modo totalmente diverso. Per questo, lo stare bene non è egoismo. Al contrario: è altruismo. Se una persona sta bene non manda in giro quei veleni che nell’ambito della medicina intossicano profondamente i risultati della cura. Se un operatore sta male, è molto difficile pensare che possa far stare bene qualcuno fuori di se.

La cosa che ci fa più paura di tutte è la morte. E prima della morte la malattia. E con la malattia due cose gravissime: la sofferenza, il dolore; e l’invalidità, la perdita dell’indipendenza, dell’autonomia. La malattia quindi spesso ci mette davanti ad una sfida straordinaria: recuperare la capacità di attivare la solidarietà. Quando perdiamo l’autonomia, c’è soltanto il sostegno degli altri che ci può salvare. E questa è una grande lezione di umiltà.

Per ricostruire un’anima ci vuole un’anima. Gli sciamani ci insegano che non c’è una netta separazione tra i vivi e i morti: siamo un po’ vivi e un po’ morti. Lo sciamano compie un’attività molto pericolosa: fa dei viaggi nel mondo dei morti. Perché la malattia, secondo la concezione sciamanica, è una perdita di pezzi di anima che si allontanano e vanno nell’aldilà. Lo sciamano quindi si carica di questa grande responsabilità, e anche di questo pericolo, e va a recuperare questi pezzi di anima.

Tutto l’apparato della medicina è stato impostato in senso militare. Abbiamo divisioni, sezioni e reparti. I medici si sentono in trincea, in prima linea. Ma quando le trincee saltano e le barriere vengono abbattute si scopre la verità: il nemico che mi sto rappresentando non c’è. Oggi la scienza ci sta dando nuovi strumenti per comprendere. Abbiamo scoperto che le cellule comunicano attraverso suoni ritmici inviati e ricevuti da microtubuli. Tutti noi possiamo accedere a questo mondo. Tutto nasce dentro di noi.

In un’epoca in cui tutto sembra andare alla deriva, noi possiamo convincerci del fatto che siamo nel migliore dei mondi possibili. Che siamo divini. Che siamo felici. La questione è crederci. Perché continuiamo a credere a cose che ci fanno soffrire? Proviamo invece a credere in qualcosa che ci piace, che ci fa stare bene. Tanto una credenza vale l’altra…

Intervento di Rossana Becarelli in occasione della settimana estiva UniAleph “Germogli di consapevolezza”, Trevi 2019.

►Iscrizioni a Unialeph https://alephumanistica.it/universita...
►Pagina Facebook di Mauro Scardovelli   / mauroscardovellialephumanisticabiodinamica  
►Sito web dell’associazione Aleph Umanistica Biodinamica di Mauro Scardovelli https://www.alephumanistica.it/
►Archivio contenuti di Mauro Scardovelli https://drive.google.com/drive/folder...