Le Clarisse di Palestrina resistono!

Palestrina (Rm): il Dicastero per la Vita Consacrata del Vaticano ha concesso una proroga alla chiusura del convento delle Clarisse di Santa Maria degli Angeli, che in questi ultimi anni ha visto diminuire di molto il numero delle sorelle di queta comunità clariana. Lo scorso anno se ne temeva la chiusura, ma, come comunicato dal vescovo diocesano, monsignor Mauro Parmeggiani, nell'omelia per la festa di Santa Chiara, domenica 11 agosto scorso, è stata concessa un proroga, anche perchè la comunità delle Clarisse di Palestrina sta avendo un certo fermento per la venuta di nuove sorelle ed una giovane in discernimento. Per il momento sulla comunità presiederà un "quadrumvirato" guidato proprio dal vescovo di Tivoli e Palestrina.
La presenza delle Sorelle Clarisse a Palestrina risale al 1622, come conseguenza della Bolla di Papa Paolo V del 25 novembre del 1616, concessa su sollecitazione di Francesco Colonna, signore di Palestrina, avendo appoggiato la risoluzione dell'amministrazione cittadina resa pubblica sin dal 1569. La sensibilità del Colonna verso i francescani è di antica data, dato che San Francesco fu sin dall'inizio protetto dal cardinale Giovanni Colonna. Nel caso particolare delle Clarisse, che si rifanno a Santa Chiara, sorella di Francesco, il principe Colonna aveva un illustre precedente in casa, la Beata Margherita Colonna, che abbracciò l'ideale francescano fondando una propria comunità femminile a Castel San Pietro Romano, sopra Palestrina e, quindi in un'ala del palazzo baronale di famiglia, ora Museo Archeologico Nazionale Prenestino. "Palestrina già dal XIII secolo vanta una prima presenza di vita Clariana, quando nel 1270 la giovane Beata Margherita Colonna, figlia di Oddone, signore della città, si era ritirata con altre giovani sul monte Prenestino; ancora nel nostro territorio sono venerati i suoi resti mortali" chiarisce il sito internet delle Clarisse del convento di Santa Maria degli Angeli di Palestrina.