Giro ad anello con partenza da Chiareggio, 1600m, Valmalenco (SO). passando per il rifugio Gerli Porro, il lago Pirola e il Torrione Porro. A Chiareggio, frazione di Chiesa in Valmalenco, si attraversa il ponte sul torrente Mallero, e si prende a destra per il rifugio Gerli Porro all'Alpe Ventina; questa prima parte è alla portata di tutti, quattrocento metri di dislivello su sterrata tra i boschi conducono al rifugio. Seguendo poi il sentiero del larice millenario, inizio la salita sulla sinistra della valle, destra orografica. Dopo mezz'ora si incontrano i larici centenari, alcuni vivi, altri morti, ma sempre datati e catalogati dai numeri. A un certo punto del sentiero c'è la deviazione per il percorso botanico, che sinceramente non agggiunge o toglie nulla, ma ti porta a salire e poi a scendere per ritrovare il sentiero. Grandiosi invece i panorami sul ghiacciaio di Ventina e sulla Val Sissone, dove sono stato un paio di anni fa ( rifugio Del Grande Camerini). Finalmente trovo il larice millenario, segnato con il numero 1000, l'albero vivo più vecchio in Italia, il cui primo anello risale all'anno 1007. Continuo la salita su pietraia, fino ad incontrare il bivio per il Torrione Porro 2435m, un vero belvedere naturale sull'alta Valmalenco. Splendide la Val Sissone con le sue cime appuntite e la Val Ventina, da dove provengo. Si riesce anche a vedere parzialmente la nord del Monte Disgrazia con il suo ghiacciaio. Dall'altra parte ci si trova a strapiombi sul lago Pirola, ma la vista corre al gruppo del Bernina, e alle montagne del vallone di Scerscen, il Pizzo Tremoggia e la Sassa d'Entova; si distinguono bene i rifugi Longoni ed ex-Entova Scerscen, visitati gli anni passati. La discesa al lago e il suo aggiramento a sud avvengono su pietraia, abbastanza stabile ma che richiede sempre attenzione nel passaggio da un masso all'altro. La fine del lago è rappresentata da un braccio che si allunga verso la montagna; da qui si risale l'altro versante per arrivare alla diga. Allo sbarramento l'acqua è bassa e permette di avvicinarsi, per ammirare il riflesso delle cime nell'acqua. Siamo a 2300m, da qui il ritorno non presenta problemi, anzi consiglio al non esperto che voglia gustarsi la vista del lago di salire e scendere da questo percorso. Nove ore in giro, con diverse soste e deviazioni, perchè la montagna bisogna godersela in giornate come questa. Chiareggio, 16 Ottobre 2021.
Информация по комментариям в разработке