Complicanze da filler acido ialuronico alle palpebrale

In questo articolo parliamo delle complicanze da filler a base di acido ialuronico.
Ed in particolare per le iniezioni fatte nella regione delle palpebre inferiori.
Infatti, il fine è quello di migliorare le borse palpebrali (il c.d. tear trough) e le occhiaie (la colorazione scura della palpebra).
Poiché questa regione anatomica è molto pericolosa se sottoposta al trauma iniettivo, le ragioni che spingono molti medici a questa malpractice sono diverse.
Innanzitutto la poca esperienza nella medicina estetica.
Infatti, per praticare la medicina estetica non occorre alcuna specializzazione, pertanto qualunque medico generico iscritto all’albo nazionale può praticarla anche non avendo alcuna idea di come praticarla.
Ancora, vi è la sempre maggiore spinta delle aziende produttrici di acido ialuronico a far utilizzare filler a loro dire sicuri ed efficaci nella regione palpebrale.
Infine, la richiesta crescente degli utenti che desidera migliorare questa regione senza ricorrere alla chirurgica.
Ma perché è pericoloso iniettare acido ialuronico nella regione palpebrale?
Senza entrare nei dettagli anatomici e procedurali possiamo limitarci a dire che la regione palpebrale presenta una pelle molto sottile.
Pertanto, se il filler è iniettato sotto la pelle potrà risultate in evidenti tumefazioni ed avvallamenti.
Se, viceversa è iniettato al di sotto del muscolo orbicolare, anche esso estremamente sottile, il filler si può ritrovare all’interno della borsa adiposa con la conseguente tumefazione (gonfiore marcato) della palpebra inferiore.
Infine, se il filler è posizionato a ridosso dell’osso del solco naso-giugale (il c.d. tear trough) può comprimere il delicato sistema linfatico che passa proprio nella stessa area con conseguente gonfiore permanente della regione palpebrale.
Perché è importante evitare queste complicanze?
Perché il trattamento è altrettanto rischioso, tanto che spesso è necessario ricorrere alla chirurgia.
Infatti, solo quanto il filler è iniettato sottopelle, si può tentare una rimozione con laser Aton (endolift).