Cuciniamo BISTECCA alla FIORENTINA in un ristorante di Firenze: INSEGNANTI diventano CHEF 🧑🏼‍🍳🥩

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Nulla suona più fiorentino di una… bistecca alla fiorentina! Per questa ragione, in questo video abbiamo deciso di portarvi con noi, a Firenze, in uno dei ristoranti che prepara proprio questa specialità!

📝 Spiegazione scritta: https://learnamo.com/bistecca-alla-fi...

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Chef per un giorno da Rosso Crudo

In questo articolo scopriremo la storia della fiorentina e le sue caratteristiche, importantissime per il suo gusto unico e delizioso! Inoltre, cucineremo insieme un vero e proprio pasto italiano: durante la preparazione mostreremo le nostre capacità culinarie!

La cucina toscana

Ovviamente, un vero pasto italiano che si rispetti, deve sempre iniziare con degli antipasti. A Firenze, è molto comune che si cominci con un tagliere di salumi e formaggi tipici della regione. Un esempio è la finocchiona, che risale addirittura al Medioevo! Sapete perché si chiama così? Infatti, i contadini dell’epoca utilizzavano i semi di finocchio per dare sapore invece del pepe, che era più raro e costoso. Ovviamente, non dimenticate di accompagnare i vostri salumi con del buon pecorino toscano! Un tipico pasto italiano, inoltre, deve sempre avere la pasta!

In questo video potete ammirare i tentativi miei e di Rocco per “spadellare” la pasta che abbiamo cucinato. “Spadellare”, più che una tecnica, è un’arte, che consiste nel far saltare in padella una pietanza tenendo in mano il manico della padella, con un movimento del polso e della mano. Serve per amalgamare alla perfezione il condimento della pasta, ma anche per girare una frittata o una crêpe senza utilizzare coperchi o spatole. Che ne pensate delle nostre tecniche?

Poi, è il momento di “impiattare”, cioè di disporre, con gusto, una pietanza su un piatto, decorandola un po’…Perché ricordate: si mangia prima con gli occhi, e poi con la bocca! Ovviamente, io devo perfezionare le mie tecniche di impiattamento… Però ci ho provato dai! Ho preparato gli spaghettoni all’amatriciana, con sbriciolata di grana padano! Non potevano mancare i ravioli ricotta e spinaci al sapore di tartufo! Non so voi, ma a me il tartufo fa proprio impazzire! Che bontà!

Preparazione, caratteristiche e origine del nome

Bene, adesso che la nostra pancia non brontola più…è il momento della bistecca! Guanti alle mani e… scegliamo il pezzo giusto! Una volta scelto il pezzo, bisogna ricavare la nostra bistecca.

Sapete perché si chiama così? No? Ve lo raccontiamo noi!

Dovete sapere che, nel 1500 circa, durante una delle tante feste rionali che si tenevano a Firenze, questo piatto venne servito ad un gruppo di nobili inglesi che si trovavano in visita nella città. Ebbene, questi ne furono talmente entusiasti che cominciarono ad esclamare “Beef Steak! Beef Steak!” che in inglese significa “carne di manzo”. Quella esclamazione fu subito “italianizzata” ed è diventata “bi-stecca”.

Attenzione però! Diffidate dalle imitazioni!

Una buona bistecca alla fiorentina, affinché sia tale, deve avere le seguenti caratteristiche:

• Deve essere sempre di manzo, per la precisione di vitellone;
• Deve provenire possibilmente dalla Chianina;
• Deve essere frollata (ossia, fatta maturare in ambienti alla giusta temperatura) per almeno cinque o sei giorni;
• La forma dell’osso deve rappresentare la classica T;
• Il suo peso deve essere compreso tra gli ottocento grammi e il chilo e duecento.

Chiaramente, anche il taglio e la presentazione, richiedono una certa esperienza. Perciò, questo passaggio lo abbiamo lasciato agli esperti…

Infine, arriva il momento di assaggiarla! Ovviamente, l’ideale sarebbe accompagnare la bistecca con un bel bicchiere di vino rosso, che in Toscana sanno fare molto bene! Per gustarla al meglio, prendetene una fettina, metteteci su un po’ di sale e di pepe, un filo d’olio… e il gioco è fatto!

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