🌍 Fin dall'antichità, gli astronomi hanno cercato di capire la posizione e il movimento della Terra nella vastità dell'Universo. Nell'antichità, il modello prevalente era il geocentrismo. Secondo questo modello, la Terra era immobile al centro dell'Universo. I pianeti che orbitavano intorno alla Terra seguivano traiettorie complesse, con la direzione di marcia che cambiava su porzioni di curva note come epicicli.
Ma alcuni astronomi, come Eratostene, avevano già capito che la Terra ruotava intorno al Sole. Nel Medioevo, nonostante la forte repressione della Chiesa, si affermò un nuovo modello che poneva il Sole al centro dell'Universo: l'eliocentrismo. Questa volta, i pianeti del sistema solare seguivano traiettorie circolari anziché complicate. Copernico fu il primo a diffondere questo modello, più semplice di quello geocentrico con i suoi epicicli. Poi Galileo scoprì quattro lune di Giove, prova inconfutabile che non tutte le stelle orbitano intorno alla Terra! Galileo difese così quello che allora era noto come modello copernicano contro la Chiesa e colse l'occasione per approfondirlo. Per esempio, scoprì che le traiettorie dei pianeti intorno al Sole non erano cerchi perfetti ma ellissi, con velocità non costanti.
A poco a poco, scoperta dopo scoperta, il modello eliocentrico lasciò il posto a quello attuale. Ora sappiamo che il Sole non è al centro dell'Universo. Tutt'altro: è solo una dei miliardi di stelle della nostra galassia Via Lattea, e la nostra galassia stessa è solo una dei 2000 miliardi di galassie dell'Universo osservabile... e l'intero Universo si estende ben oltre il nostro Universo osservabile!
Ora sappiamo che il moto della Terra intorno al Sole non descrive un cerchio, ma un'ellisse. La distanza che ci separa dal Sole non è quindi costante e varia tra 147 e 152 milioni di km. Per quanto riguarda la velocità con cui si muove la Terra, è sufficiente a far venire le vertigini.
Immaginate di essere seduti immobili sulla superficie della Terra. Essa si muove nella sua orbita intorno al Sole a una velocità di circa 30 km/s. Se si muove intorno al Sole, anche quest'ultimo si muove, trascinando i pianeti in orbita, compresa la Terra, a circa 220 km/s intorno al centro della nostra galassia. E dalla metà del XX secolo, possiamo aggiungere che la nostra galassia sta precipitando a oltre 610 km/s verso una misteriosa regione del cielo lontano, il Grande Attrattore...
🔥 Come promemoria, i video vengono pubblicati la DOMENICA alle 18.00.
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💥 I misteri del Grande Attrattore:
La teoria del Big Bang prevede anche l'emissione di radiazione termica all'inizio della storia dell'Universo. Tuttavia, nel 1964, due astronomi americani, Arno Penzias e Robert Wilson, hanno scoperto il fondo cosmico a microonde. Questa radiazione fossile sarebbe stata emessa circa 380.000 anni dopo il Big Bang, quando l'Universo era più piccolo, più denso e più caldo. L'Universo si è poi espanso e raffreddato. Il fondo cosmico a microonde corrisponde quindi al primo istante in cui l'Universo è diventato sufficientemente rado da permettere alla luce di propagarsi. In effetti, è proprio perché la luce è riuscita a illuminare l'Universo e a viaggiare fino ai nostri telescopi che possiamo risalire a questo istante.
Sebbene non abbiamo ancora risolto completamente il mistero dell'origine del mondo, per il momento la teoria del Big Bang e dell'espansione dell'Universo è quella prevalente. Lo spazio tra le galassie cresce ogni giorno e, in teoria, gli oggetti si allontanano l'uno dall'altro a una velocità di 2,2 milioni di chilometri all'ora. Questo significa che la galassia accanto alla nostra si sta allontanando a 2,2 milioni di km/h? No, perché purtroppo non è così semplice!
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🎬 Il programma di oggi:
00:00 - Introduzione
13:05 - L'attrazione del Grande Attrattore
23:12 - Scoprire il Grande Attrattore
29:33 - Il Grande Attrattore nascosto dalla nostra galassia
33:47 - Il superammasso di Shapley, una spiegazione al mistero del Grande Attrattore?
39:53 - 2017: risolvere il mistero del Grande Attrattore
51:43 - Che cos'è il Grande Attrattore?
58:19 - Il Grande Attrattore, un rischio per la nostra galassia?
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