Come da titolo.... secondo giorno del week end sulla Via del Sale.
partiamo dal Rifugio La Terza a 2060 mslm per arrivare a Ventimiglia.
Come già detto nel video precedente
• 9 Luglio 2022 - Via del Sale - Giorn...
per chi come noi volesse affrontare il percorso con bici muscolari, e scegliesse di farla in 2 giorni, questa ci sembra la scelta ottimale. Sia per la suddivisione equilibrata dell'impegno richiesto, sia per la sistemazione. il La Terza è risultato accogliente, con camere e servizi privati e biancheria compresa nel prezzo.
detto questo si parte subito decisi per riguadagnare quota e portarci in prossimità del Monte Saccarello ed il Cristo Redentore.
A questo punto i miei due simpatici ed intrepidi compagni di viaggio, Marco e Stefano beatamente inconsapevoli di quanto ci aspetterà dopo, un po' annoiati dallo sterratone percorso ieri optano per tagliare via il primo pezzo di strada in favore in un single track decisamente tecnico che, dalle pendici del Saccarello si porta diretto sulla Via del Sale sul versante opposto.... che dire.... tratto molto panoramico ed altrettanto impegnativo fatto per gran parte in bici e, come dici Stefano, in molte parti "con" la bici. Chi ha manico, conosce il percorso e non ha paura dell'esposizione potrà però farlo sicuramente tutto in sella. Per gli altri o a piedi o sulla sterrata.
Riguadagnata la sterrata ci rendiamo conto che i 20 km successivi, attraverso il Colle Ardente, il Col Bertrand, che portano al bivio per il rifugio Allavena/Colle della Melosa sono ancora impegnativi con salite anche su terreno un po' scassato. Ringraziamo ancora di averlo affrontato oggi e non ieri.
Abbandoniamo quindi la sterrata principale per andare su un terreno un po' più impegnativo, un misto fra mulattiera prima e single track dopo. Superiamo subito la Sella D'Agnaira, per raggiungere il Passo della Valletta e il Passo dell'Incisa. Questa e la parte successiva sono le più intense, su terreno a tratti esposto, molto belli e suggestivi ma che richiedono sempre una certa attenzione, prudenza e lucidità.
Direi che si tratta della parte del percorso che alla fine da la giusta soddisfazione all'intero giro.Il video parla da se.
Al passo del Monte Dragurina si cambia versante e si passa ad un single track molto stretto su pratone scosceso, sempre in bella esposizione, molto panoramica. E avanti per Col di Gorbeau e il Col de Muraton, con continui cambi di versante a cavallo delle creste, con terreno anche boschivo, mai banale. Poi tutto si semplifica, ma lo sterratone finale, lunghissimo, scassato e di conseguenza stancante.
Il mare è sempre distante e si fa fatica a scendere di quota. Si susseguono Colle di Scarassan, Sella di Gouta, su quella che le cartine chiamano Alta Via dei Monti Liguri....
Alla fine ecco Dolceacqua sulla Sinistra in basso e poco più in la Ventimiglia in lontananza.
Sono ormai passate otto ore dalla partenza, il pranzo abbiamo dimenticato di farlo e quindi sbraniamo una confezione di gelati del supermercato e ci reidratiamo con mezzo litro di birra in stazione.
Il giro è finito. Siamo stanchi, ma soddisfatti
Il tempo di trovare una sistemazione sul treno per renderci conto di aver fatto un bel giro. Di quelli che rimarranno nei ricordi degli anni a venire.
Dopo 5 ore siamo a Porta Nuova, dove arriviamo per le 22.30.
Ci attendono ancora 15 km per tornare a Settimo (tranne il fortunello Stefano che abita nei dintorni)
Alla fine saranno 60 km circa (escludendo i tratti stazione-casa) e circa 1000 mt di dislivello
in conclusione la Via del Sale è una bella avventura, che abbiamo affrontato ritengo nella sua versione più integrale e faticosa, ma comunque fattibile da chiunque abbia un buon allenamento, un po' di tecnica in MTB e non abbia paura del vuoto.
E' però modulabile come si vuole, potendola affrontare in E-bike, tenendo presente bene la questione ricarica ed il peso in eventuali punti in cui non ci si sente di pedalare.
Inotre è possibile saltare la prima parte prendendo gli impianti da Limone o Limonetto (non saprei dare indicazioni in merito) e, nella seconda parte è possibile saltare anche i single track più selvaggi e optare per percorsi più tranquilli che in breve portano a Ventimiglia.
Oppure ancora la si può suddividere in 3 giorni. L'importante è essere consapevoli di cosa si andrà ad affrontare.
Totale dell'intera gita:
3100 mt di dislivello
105 km circa (+ 30 per i trasferimenti casa stazione)
Un ringraziamento va ai due compagni di gita, Marco e Stefano che, con molta pazienza, hanno assecondato i mieri ritmi sull'intero percorso.
Di seguito la traccia del secondo giorno:
https://drive.google.com/file/d/1dsAA...
NOTA: CHIUNQUE DECIDESSE DI AVVALERSI DELLA TRACCIA PROPOSTA E DELLE INDICAZIONI FORNITE, LO FARA' A PROPRIO RISCHIO E PERICOLO, CONSIDERANDO CHE LA TRACCIA STESSA NON E' GARANZIA DI SICUREZZA. NON MI RITENGO RESPONSABILE PER QUALUNQUE COSA POSSA ACCADERE NELL'AFFRONTARE IL PERCORSO
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