Le onde d'urto NON sono una terapia sul Sintomo

Ciao, oggi voglio fare un video che serve diciamo a rispondere ad una domanda molto frequente da parte dei pazienti che devono sottoporsi ad un ciclo di onde d’urto per magari una Tallonite, una fascite o anche una epicondilite.

Come forse saprai parliamo di una terapia che è un pochino dolorosa, e considerata un gold standard nella cura di tantissime patologie muscolo Scheletriche, e la loro efficacia è certificata da svariati studi scientifici sulle maggiori riviste scientifiche del settore.

Vediamo oggi però di spiegare un attimo la gestione del dolore e del suo andamento in una terapia basata su onde d’urto

Le onde d’urto per chi non lo sapesse sono una terapia molto efficace basata su un principio fisico molto semplice.

Abbiamo uno strumento simile ad una pistola, all’interno un proiettile, che andrà a colpire una superficie metallica.
In base alla violenza o forza del colpo contro la punta dello strumento avremo un onda acustica meccanica con una certa intensità.

L’effetto dell’onda d’urto sul tessuto umano però è duplice: avremo un effetto antalgico nell’immediato, cioè al termine del trattamento per diciamo uno shock dei sensori che si trovano sulla pelle e sul tessuto trattato.

Si avvierà un processo biologico legato alla cavitazione, caratteristica proprio delle onde d’urto. Per questo è importantissimo scegliere studi di Fisioterapia dotati di apparecchi di qualità, in quanto se non si raggiunge la cavitazione, il trattamento sarà pressocchè nullo.

Ecco che però il trattamento con onde d’urto va inserito in un contesto più ampio, un contesto non di gestione del dolore nell’immediato, ma appunto va visto questo apparecchio o terapia come uno starter per un processo biologico che porterà nel giro di qualche settimana o mese alla guarigione.

Per questo a volte non si hanno risultati nelle prime settimane, e sembra quasi di sottoporsi ad una terapia inutile, e dolorosa.

Non a caso ci sono molti pazienti diciamo un pò fifoni che magari interrompono le terapie convinti di aver magari speso soldi inutilmente, e invece nel giro di qualche settimana vanno a migliorare fino a guarire.

Sapessi quante volte ricevo telefonate di persone che non erano soddisfatte, e invece dopo un mese, stavano bene e mi ringraziavano!

Oltretutto questa terapia va inserita sempre all’interno di un percorso, in cui va trattato anche il tessuto muscolare, magari il polpaccio, riequilibrato mediante terapia osteopatica magari il bacino o la colonna.. Perchè il tessuto dolente si trova sempre all’interno di una catena miofasciale, o di un segmento osseo in disfunzione che merita di essere trattato

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