le malattie delle orchidee e come curarle: La cocciniglia

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dal libro ORCHIDEE, STORIE & PERSONAGGI, 4° edizione, pag 572, € 25 acquistabile da www.orchideria.it o amazon: Cocciniglia La cocciniglia è uno dei problemi più frequenti e più temuti nella coltivazione delle orchidee; è di due tipi, la cocciniglia cotonosa (sembra un batuffolino di cotone) e la cocciniglia mezzo grano di pepe. Le Phalaenopsis sono tra le piante predilette da questi parassiti, si può combatterle con insetticidi specifici, ma in casa, e se le piante infette sono poche, è preferibile pulirle accuratamente con un bastoncino cotonato imbevuto d’alcool, se si fa una accurata pulizia si risolve il problema. Se usate insetticidi, per evitare che si selezionino ceppi di cocciniglia resistenti, ogni volta è bene usare un insetticida con principio attivo diverso. Agli insetticidi si può aggiungere un OLIO BIANCO MINERALE, questo ha un’azione meccanica, forma una patina che soffoca la cocciniglia ma, soprattutto col caldo, può soffocare anche le orchidee.
Agli insetticidi si può aggiungere un OLIO BIANCO MINERALE, questo ha un’azione meccanica, forma una patina che soffoca la cocciniglia, ma, soprattutto col caldo, può soffocare anche le orchidee, per cui preferite l’OLIO BIANCO MINERALE ESTIVO, è più tollerato, ed usatelo alla dose minima ed evitando giornate calde.
Per combattere la cocciniglia potete anche usare un efficace insetticida “casalingo”, fate una soluzione di 5 cc di un detersivo per piatti, tipo LAST AL LIMONE + 10 cc di OLIO DI SOIA in un litro d’acqua, per diluirlo mettete in poca acqua il last al limone e l’olio di soia agitate bene e sempre agitando aggiungete l’acqua fino ad arrivare a 1 litro. Poi spruzzate accuratamente tutta la pianta, anche la pagina inferiore delle foglie, oltretutto le piante verranno pulite e lustre. Recentemente questo sistema è molto usato in frutticultura
Ultimamente è arrivato dagli USA un nuovo prodotto a base di zuccheri, è efficacissimo e per niente velenoso, tanto che non è classificato tra i fitofarmaci, e in più non danneggia le api e gli insetti utili. Da alcuni anni nella serra calda abbiamo adottato un alleato efficacissimo nella lotta agli insetti parassiti, si tratta di piccole rane arboree tropicali, le Hyla cinerea, Foto 19, che in natura vivono sugli alberi, durante il giorno dormono mimetizzandosi perfettamente sotto le foglie (involontariamente ci è capitato di vendere piante con le rane), mentre di notte vanno in giro per la serra facendo scorpacciate di insetti.
Si sono rivelate un ottimo strumento di lotta biologica*, solo che, mentre in inverno non c’è problema, in estate, con abbondanza di insetti sembra non gradiscano particolarmente le cocciniglie, così mi sono trovato con le piante aggredite dalle cocciniglie e non potevo usare insetticidi perché le rane sono sensibilissime e morirebbero anche con l’insetticida più blando. Poi il tecnico dell’Associazione Florovivaisti Varesini mi ha trovato la soluzione per eliminare le cocciniglie senza danneggiare le rane, si tratta del sapone molle di potassio, non è un insetticida ma un concime, richiede almeno 3 trattamenti a distanza di 8-10 giorni uno dall’altro e va spruzzato accuratamente su tutta la pianta.
Chi ha molte piante, per cui la pulizia con bastoncini cotonati e alcool si fa impegnativa, può provare ad usare il sapone molle di potassio, non è tossico per cui si usa tranquillamente in casa e funziona.

*Le Hyla cinerea si sono rivelate un ottimo mezzo di lotta biologica, ma come mi ha spiegato un esperto, le rane tengono “sotto controllo” gli insetti ma non li mangiano proprio tutti perché devono pensare anche a domani e ne lasciano una piccola popolazione in modo che si crei un equilibrio. Mi disse: “Non avrai mai un’infestazione perché le rane tengono tutto sotto controllo ma avrai sempre in giro qualche sporadico insetto, se vuoi che mangino tutti gli insetti devi mettere in serra tante rane così si rompe l’equilibrio, le rane entrano in competizione tra loro mangiando tutto quello che si muove con la conseguenza che poi moriranno di fame perché non avranno più niente da mangiare”. Come in tutte le cose c’è il rovescio della medaglia, sulle mie piante c’è la possibilità che ci sia qualche insetto, ma questo sistema ha anche notevoli pregi, da quando, una decina d’anni fa, abbiamo “introdotto” in serra 20 rane ho quasi eliminato l’uso di insetticidi, costosi e velenosi, con vantaggi per la salute, economici ed ambientali, e poi mi piace pensare di non avere più “piante avvelenate”. Nell’inverno, 2012-2013 a causa dell’esagerato aumento del costo del riscaldamento ho dovuto abbassare di qualche grado la temperatura in serra, e le mie rane, di cui ero tanto orgoglioso sono morte.

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