CATANIA - LECCE 3 - 2 del 13-02-2011

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Un Catania privo di idee e in crisi di gioco e identità riesce con due magistrali giocate di Lodi a vincere una partita che ad un certo punto sembrava persa,e largamente. I pali colpiti dagli avanti leccesi avevano fiaccato le speranze dei sostenitori rossazzurri convinti che ancora una volta, avrebbero visto soccombere la propria squadra. Le due prodezze balistiche di Lodi sono state due perle in una mediocrità veramente allarmante. Quanto di più bello offerto dalla squadra. Praticamente è stato l'ex del Frosinone a vincere la partita. Prendiamoci i tre punti e ringraziamo la dea bendata. Oltre i ragazzi anche El Cholo Simeone deve ancora lavorare,e tanto. Alcune sue decisioni lasciano più di una perplessità. La squadra non è ancora una squadra ed alcuni elementi risultano avulsi dall'insieme (Sciacca- Ricchiuti- Gomez). La difesa in generale è stata facilmente superata e trafitta da giocatori che proprio fulmini di guerra non sono. Inutile addurre scuse lamentando l'assenza di giocatori per infortuni e squalifiche. Andujar continua a fare l'Andujar non riuscendo mai ad essere decisivo. Al colpo di testa Jeda,non avrebbe mai dovuto arrivarci. Il nostro portiere doveva essere più reattivo e uscire tempestivamente. Ma lui i connotati non li vuole rischiare. Teniamoci questo portiere che ci fa prendere almeno un goal a partita. Il centrocampo ha filtrato poco e costruito ancora meno. Perché insistere su uno spento Ledesma? Che senso ha poi,fare avanzare le torri della difesa se a battere calci d'angolo e punizioni viene chiamato Llama che ancora non ha rifatto la convergenza ai piedi e che il 99% batte molto basso o troppo corto? Quelle sono tutte palle sprecate. E si dà in più all'avversario la possibilità di colpire in contropiede con la difesa sguarnita. In attacco anche Maxi Lopez sbaglia qualcosa di troppo. Bellissima e da fuoriclasse la girata al volo di sinistro, dopo uno stop a seguire di destro, che lambisce il palo. Imperdonabile l'errore sulla seconda occasione capitatagli. La verità è che se oggi al posto del Lecce ci fosse stato un organico un po' più attrezzato,i rossazzurri sarebbero incorsi in una sonora sconfitta. È proprio l'organizzazione che manca. I reparti sono slegati. Non c'è una benché minima idea di gioco,non sovrapposizioni,non velocità,non intuizioni geniali ,non fantasia. Tutto viene lasciato all'improvvisazione o alla iniziativa personale. La palla viene buttata in avanti con la speranza che qualcosa possa avvenire. Questa situazione fa nutrire molti dubbi a chi tiene ai colori rossazzurri. I tre punti di oggi,per come sono arrivati,sono un vero e proprio miracolo. Ma non sempre i miracoli si ripetono. Il proseguo del campionato sarà veramente difficile e oltremodo periglioso.


Carmine Milite.

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