20. Aristotele: il procedimento induttivo e deduttivo

Il procedimento induttivo parte dal particolare per ricavarne l’universale.

L’induzione non è necessariamente valida e quindi non ha un valore dimostrativo ossia non dimostra in modo valido una correlazione tra proposizioni. Questo perché l’induzione non riesce realmente ad attingere dall’universale ma da quello che Aristotele definisce “universale per lo più” ossia quella tipologia di universale di cui non si può mai essere certi. Per essere “perfetta” l’induzione dovrebbe tenere in considerazione tutti i casi possibili.

Il procedimento deduttivo, invece, fa l’opposto dell’induzione andando dall’universale al particolare. Un esempio è la famosa frase “Socrate è mortale” che viene dedotta dalla proposizione “Tutti gli uomini sono mortali”. Essendo Socrate un uomo, si deduce che è mortale. Il problema della deduzione è che il processo deduttivo è un processo infinito. Infatti, prima della frase “Tutti gli uomini sono mortali”, ci deve essere un’altra frase tipo “tutti gli animali sono mortali” e poi ancora “ogni vivente è mortale”, e poi così fino all’infinito. Ad un certo punto, però, dobbiamo fermarci e trovare una proposizione che assumiamo per vera senza andare oltre.

Quindi, in entrambi i casi, sia nell’induzione sia nella deduzione, ci sono dei limiti.

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A presto. Dott.ssa Laura Pirotta, psicologa clinica.

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