Hifi, anche i poveri trovano materiale dignitoso a pochi euro, Pioneer 1971 per non invasati mentali

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Ieri mattina in branda, ieri pomeriggio alle ore 15,30 salito in auto e fatto un giretto nei mercatini della bassa brescana cioè della provincia di Brescia.

Logicamente e generalmente nei mercatini non finiscono e non si trovano cose ecclatanti, quindi se uno decide di frequentarli, sa che non trova MacIntosh, Kliphs, eccetera, ma puo sempre imbattersi in qualcosa di piu "umile" a prezzi rapportati alla tipologia di ambiente in cui vengono acquistati, cioè i mercatini dell' usato.

Appunto ieri, nelle mie rare uscite senza Mariella, non essendo discepolo di bar e luoghi di intrattenimento, ho approfondito la ricerca in due o tre mercatini di zone della bassa gardesana (Lago di Garda) che coincidono appunto anche alla bassa bresciana come provincia e, sono entrato in alcuni di quelli disseminati nel circondario, solitamente non si esce a mani vuote, magari si acquista una tazzina o un canovaccio in lino della nonna, magari un frullatore anni 50 oppure un portafotografie anni 1940 arte Dekò.

Da parte mia seguo il settore dell' audio, principalmente giradischi e qualche amplificatore degli anni scorsi solitamente di 15 - 40 watt come potenza che erano i piu usati negli anni 70 - 80, ovviamente parlando di giradischi non mi limito a portare a casa i "trofei" dell' esaltazione collettiva come Thorens ed altri, ma tutto quello che fa parte del mondo dei dischi, incluso tutto quello che fa girare un qualsiasi disco che sia del 1910 o del 2023, quindi non sottovaluto nulla e tantomeno storco il naso davanti a nulla.

Ultimamente incappo in giradischi tra i piu stravaganti sia come forma che come concetto, partendo dalle fonovaligie, ai coordinati orizzontali tutto incluso, ai grammofoni, ai multirotazione che vanno da 16 a 78 giri, con occhio di riguardo anche a marchi poco conosciuti, ma a me conosciutissimi, a sottomarchi come possono essere Elmar, Carens, Secram, Milani, Rossetti, Diatone, eccetera, ma realizzati solitamente da altri marchi europei piu conosciuti come la Philips, la Normende, la Sudgen, eccetera.

Il mondo dell' audio anni 50 - 70 come marchi e nomi è estremamente vario, iniziava il boom economico e, tutti o quasi, nelle famiglie ambivano ad avere il frigorifero, la cucina a gas, dal macinino del caffè in legno si passava la Mulinex elettrico, iniziava l' epoca dei frullati e succhi di frutta, quindi pure i bei e mai dimenticati frullatori rosso e vetro Smeg, eccetera, ma iniziava pure la voglia di avere qualcosa di piu della semplice radio in legno sopra la credenza e, le nostre oramai nonne che, all' epoca erano belle figotte di 15 anni che manco sapevano cosa era il "moroso", già sentivano parlare del giradischi e, quindi nei negozietti di paese dove si trovava e si vendeva di tutto, iniziavano a circolare i vari Lesa, Crown, Minerva, Icom, Geloso, Mivar, Brionvega, Phonola e chi piu ne ha piu ne metta, quindi iniziava l' era dell' emancipazione giovanile, dei cantanti "urlatori" come Celentano, Don Backy, Little Tony, e tanti altri che vendevano i 45 giri, di conseguenza per ascoltarli si doveva acquistare quella famigerata "macchinetta" che trovava posto sotto tutti i letti delle ragazzine e, tirati fuori al momento opportuno quando andavano le maiche in visita, si chiudevano in camera e ..alè!

Ecco, in maniera un po povera ma comprensibile da tutti, abbiamo introdotto il mondo dei giradischi e della sua ascesa in tutte le famiglie, o ...quasi, io abitavo allora in un paesino della bassa padana dove non c' era sicuramente il benessere economico e, quindi, la fonovaligetta era riservata solo alla poca casta di elitte paesana, ma pur sempre era disponibile tramite gli amici che l' avevano, per ascoltare il proprio disco.
All' epoca un disco 45 giri costava 70 -100 lire e quindi uno poteva acquistarlo, ma non poteva spendere 12 - 15 o 17 mila lire per la fonovaligia, quindi chi possedeva il disco andava dall' amico che aveva il giradischi "a farselo ascoltare".

Erano tempi in cui non si aveva molti in fatto di giradischi, ma si viveva felici e meglio, oggi un rincoglionito che spende migliaia di euro in hifi non è mai contento e vive vegetando sempre nel possedere quello che costa di piu, ma non sa piu ascoltare la musica.
Una volta non si possedeva nulla, ma si sapeva ascoltala la musica, qui stà la differenza.

Motivo per cui, quando giro per mercatini butto sempre l' occhio dove c'è quel passato, umile e povero, ma pregno di felicità e sopratutto di sudore per chi, all' epoca spendeva 1 stipendio per una fonovaligia che oggi fa ridere (solamente gli imbecilli e deficenti mentali), ma che, all' epoca rappresentava qualcosa, un punto di arrivo per chi amava la musica.
Oggi? impianti da migliaia di euro e dischi fatturati solo per esaltare le armoniche e gli estremi di banda e niente altro.

Auguri a questi personaggi, quando avrete speso decine di migliaia di euro a fondo perduto e vi ritroverete con niente in mano, vi accorgerete da soli, senza che nessuno ve lo dica che siete invasati.

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