🐂🧶 TESEO E IL MINOTAURO: Storia e Comprensione del Testo (Mitologia greca, Civiltà minoica, Creta) 📖

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📖 TESEO E IL MINOTAURO
Re Egeo misurava a grandi passi il salone del suo maestoso palazzo ad Atene. Aveva temuto l’arrivo di quel giorno per nove anni. Come si aspettava, un messaggero arrivò con una missiva per lui.
Oh no – singhiozzò Egeo, leggendo il contenuto della lettera.
Qual è il problema? – domandò suo figlio Teseo. Re Egeo gli sventolò la lettera sotto il naso.
Leggi qui – gemette – è di Minosse, lo spietato re di Creta. Il figlio di Minosse morì qui ad Atene e per vendetta, ogni nove anni, il re richiede quattordici ateniesi per mandarli in un gigantesco dedalo chiamato il Labirinto, al centro del quale c’è il Minotauro, un’orrenda creatura metà uomo e metà toro, che si nutre di esseri umani.
Ho un’idea – disse Teseo – io sarò uno dei sette uomini.
Ma sei matto? – urlò il padre. Sapeva che suo figlio era coraggioso, ma questa era una pazzia. Il Minotauro l’avrebbe mangiato vivo. Inoltre, nessuno era mai riuscito ad uscire dal Labirinto. Ma Teseo era sicuro di poterci riuscire. Re Egeo lo pregò di non andare, ma non ci fu niente da fare. Qualche giorno dopo, Teseo si imbarcò con gli altri. Egeo era ancora preoccupato.
Se mio figlio sopravvive – disse ai marinai – issate le vele bianche al vostro ritorno.
Il vento gonfiava le vele della nave, sospingendo Teseo e gli altri verso la loro meta. Quando finalmente arrivarono a Creta, ad attenderli c’erano i soldati che li scortarono al palazzo di Minosse e li rinchiusero in una buia e umida segreta. Dopo un po’, Arianna, la figlia del re, apparve portando il cibo per i prigionieri. Come vide Teseo, se ne innamorò perdutamente.
I due parlarono per ore. Non posso lasciare che tu trascorra il resto della tua vita nel Labirinto – singhiozzò Arianna.
Allora aiutami ad uccidere il Minotauro e a scappare – disse Teseo. Gli serviva un complice e Arianna era perfetta per quel ruolo.
Va bene – disse Arianna dopo averci pensato un momento – ma solo se mi sposi. Teseo acconsentì, ma sposarsi non era nei suoi piani, né ora né mai.
Prendi questo gomitolo di filo magico – disse – e legalo all’ingresso del Labirinto quando entri.
All'alba i prigionieri furono condotti nel Labirinto. Arianna aveva fornito una spada a Teseo, che la teneva nascosta sotto al mantello. Senza essere visto dalle guardie, Teseo annodò un capo del filo alla porta. Non appena le guardie uscirono, il gomitolo di filo balzò dalle mani di Teseo, che insieme agli altri prigionieri iniziò a seguirlo. Il filo magico girava di qua e di là e presto furono al centro del Labirinto. Improvvisamente, nei pressi di una caverna puzzolente, un terrificante e inumano ruggito rimbombò tutto intorno. Gli altri tremavano dal terrore, ma Teseo affrontò il Minotauro senza paura: era l'essere più terrificante che avesse mai visto. Nubi di alito pesante gli uscivano dalle narici e gli occhi rossi parevano due tizzoni ardenti. Il Minotauro attaccò e Teseo lo colpì con la spada, ma la bestia si rialzò. Dopo una lotta senza fine, Teseo inciampò e vide il Minotauro incombere su di lui. A quel punto, il principe riuscì ad infiggere la spada nel petto del mostro, che con un orrendo urlo piombò a terra morto.
Ma non era finita: ora bisognava uscire dal Labirinto. Poi vide il filo magico giacere sul terreno e cominciò a seguirlo fuori dalla caverna. Il filo di Arianna condusse fuori dal Labirinto tutti i prigionieri che si imbarcarono prontamente per fare ritorno a casa. Arianna, che aveva atteso pazientemente Teseo, gli ricordò che le aveva promesso di sposarla e si imbarcò con lui
Durante il viaggio di ritorno, la nave fece tappa sull’Isola di Nasso. I passeggeri si addormentarono sfiniti ma Teseo, che non aveva alcuna intenzione di sposare Arianna, svegliò tutti gli altri e ordinò loro di imbarcarsi, abbandonando la principessa sull’isola. Quando si destò, la ragazza guardò il cielo e chiese vendetta agli dei per essere stata imbrogliata in modo così vile da Teseo. Apparve così il Dio Dioniso, che lanciò un incantesimo attraverso il mare, facendo scordare ai marinai di Teseo di issare le vele bianche, come aveva chiesto Egeo nel caso in cui suo figlio fosse sopravvissuto.
Quando la nave giunse ad Atene, Egeo vide in lontananza le vele nere e, pensando che Teseo fosse morto, preso dallo sconforto si gettò in mare, sprofondando negli abissi.
Quando Teseo sbarcò e ricevette la terribile notizia della morte del padre, scoppiò in lacrime: la sua missione aveva avuto successo, ma il suo povero padre non lo seppe mai.

DOMANDE DI COMPRENSIONE
1) Qual era la pretesa di re Minosse nei confronti di re Egeo?
2) Cosa disse re Egeo ai marinai mentre la nave di Teseo stava salpando per Creta?
3) Chi fu la complice di Teseo nell'impresa del Labirinto e come lo aiutò ? Cosa gli chiese in cambio?
4) Cosa fece Teseo sull'isola di Nasso?
5) Cosa significa l'espressione ancora in uso "piantare in (N)asso"?
6) Quale incantesimo fece Dioniso per vendicare Arianna?
7) Perché il Mar Egeo di chiama in questo modo?

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