Il Regno Unito Ha MANIPOLATO L'Unificazione d'Italia?

L'unificazione d'Italia viene spesso descritta come una lotta patriottica guidata da eroi come Garibaldi, Mazzini e Cavour. Tuttavia, la storia è più complessa e coinvolge profondamente gli interessi economici e geopolitici delle potenze europee, soprattutto del Regno Unito. All'inizio dell'Ottocento, la Sicilia era il principale fornitore mondiale di zolfo, un minerale fondamentale per l'industria del tempo, in particolare per la produzione di polvere da sparo. L'Inghilterra, interessata a mantenere il proprio predominio, contrastò duramente i tentativi del Regno delle Due Sicilie di ridurre la sua influenza sull'isola, portando persino a tensioni diplomatiche.

Con l'alleanza strategica tra la mafia siciliana e la classe dominante locale, l'Inghilterra sostenne indirettamente l’arrivo di Garibaldi nel 1860, facilitato da una sistematica corruzione e infiltrazione dei ranghi militari borbonici. Ferdinando II cercò di opporsi, ma il conflitto culminò nella caduta del regno. La fusione dell’Italia divenne realtà con il supporto inglese, motivato anche dalla necessità di contenere l’influenza francese nel Mediterraneo. Documenti storici rivelano l’appoggio britannico a Garibaldi, evidenziando come l’unificazione fosse anche una manovra politica internazionale.